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Genoa 1-3 Juventus, decidono Dybala e Ronaldo. Rossoblu la riprendono, poi la regalano

Sono 85 i giorni di astinenza dalla vittoria per il Genoa, la cui classifica è per l’ennesima volta complicatissima a poche giornate dal via. L’occasione di provare a raddrizzare il penultimo posto, provando ad approfittare dello stop del Torino, arriva con due appuntamenti consecutivi in casa. Le avversarie, sulla carta tutt’altro che abbordabili, rispondono al nome di Juventus e Milan. I bianconeri, reduci dal primo posto ottenuto nel girone di Champions League, arrivano al Ferraris con l’obiettivo di accorciare sul Milan. Molte le assenze tra le file di mister Maran: dal capitano Criscito a Zappacosta, Cassata, Marchetti, Badelj, Biraschi e Parigini. Arbitra la sfida il fischietto brindisino Di Bello, assistito al VAR da Valeri.


NOTIZIARIO

Una giornata splendida ha interessato Genova per tutta la durata di questa domenica e proseguirà questo pomeriggio nel corso di Genoa-Juventus. Pochissimo vento, una temperatura intorno ai 10°, terreno di gioco in buone condizioni, con qualche affanno dalle parti dell’area piccola dei portieri. Prima dell’inizio della partita verrà osservato un minuto di silenzio in ricordo di Paolo Rossi, eroe del Mondiale 1982, scomparso nella notte tra mercoledì e giovedì. Bonucci e Perin i capitani delle due formazioni.


FORMAZIONI UFFICIALI 

GENOA (4-4-2): Perin; Goldaniga, Bani, Masiello, Pellegrini; Lerager, Radovanovic, Rovella, Sturaro; Pjaca, Scamacca. A disposizione: Paleari, Zima, Zajc, Ghiglione, Pandev, Destro, Melegoni, Caso, Shomurodov, Dumbravanu, Czyborra. Allenatore: Rolando Maran.

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; McKennie, Bentancur, Rabiot, Chiesa; Dybala, Cristiano Ronaldo. A disposizione: Israel, Buffon, Arthur, Ramsey, Morata, Danilo, Bernardeschi, Da Graca, Frabotta, Portanova, Kulusevski. Allenatore: Andrea Pirlo.


PARTITA

Si parte al Ferraris. Al primo minuto la Juventus, disposta con Chiesa e McKennie sulla linea dei centrocampisti sempre pronti ad accentrarsi, passa in vantaggio su sviluppi di calcio di punizione dopo neppure un minuto, ma la sponda aerea di Bonucci è ribadita in porta con la  mano da Rabiot. Di Bello se ne avvede e ammonisce il francese. Il Genoa risponde con una punizione dal vertice sinistro dell’area di rigore per un fallo su Rovella: la battuta di Sturaro è, però, diretta sulla barriera.

Al minuto 8′ primo tiro dalla bandierina per la Juventus su chiusura di petto di Pellegrini, che evita guai peggiori su cross di Ronaldo. Su sviluppi del tiro dalla bandierina, Cuadrado si rende pericoloso e impegna Perin ancora in angolo, ma dal versante opposto. Colpirà Bonucci di potenza, ma con imprecisione. Finora Ronaldo e Chiesa si scambiano frequentemente la posizione. All’11esimo fischio inspiegabile dell’arbitro Di Bello, che anziché concedere punizione a favore del Grifone per una doppia chiusura di Bentancur e Bonucci su Scamacca, concede punizione per la Juventus sui trenta metri. Al 14′ primo giallo all’indirizzo della squadra rossoblu: sanzionato Goldaniga.

La Juventus a ridosso del ventesimo cerca di alzare i ritmi, ma il Genoa finora argina con qualche incomprensione tra il reparto difensivo e Perin, che accenna un paio di uscite senza poi fare suo il pallone. Sembrano chiare le direttive di Maran per la quantità di volte che vengono ribadite da Perin ai compagni e dalla panchina: giocare a due tocchi. Il Genoa, però, talvolta, esagera nel portare palla e vanifica buone uscite palla al piede.

I bianconeri, nel frattempo, continuano a collezionare corner e imprimono maggiore pressione sulla squadra rossoblu, che si raccoglie fin da inizio partita tutta dietro la linea del pallone. Risultato che rimane in equilibrio. Juventus sino ad ora parecchio imprecisa negli ultimi metri, con una sola parata di Perin e due conclusioni abbondantemente fuori misura.

Alla mezz’ora si resta fermi sullo 0-0 e al 35esimo il Genoa avrebbe un’ottima ripartenza, su anticipo di Pellegrini, che porta il pallone fino alla metà campo bianconera e poi cerca di servire in profondità Pjaca, recuperato da Bonucci. Al 38′ gioco fermo per una manata di McKennie alla bocca dello stomaco di Pellegrini, che si accascia a terra. Si riprenderà dopo un minuto di cure dei sanitari rossoblu.

Al termine di un minuto di recupero, Di Bello manda le squadre negli spogliatoi sul punteggio di zero a zero. Alla ripresa nessun cambio per i due allenatori: la gara riprende però sulla falsa riga del primo tempo, con la Juventus che gestisce maggiormente il possesso e il Genoa attento nelle chiusure, in pressione e pronto a ripartire (con qualche errore di troppo nell’ultimo passaggio).

Al 56′ passa la Juventus con Dybala che, su sponda aerea di McKennie, su cui aveva cercato di uscire in anticipo aereo Masiello, taglia verso il centro dell’area e conclude col mancino incrociando la traiettoria. Perin tocca, ma non basta. Bianconeri in vantaggio. Il Genoa, però, reagisce immediatamente e dopo cinque minuti, dopo un’azione insistita, ritrova in inserimento Sturaro su traversone di Pellegrini, che rinuncia a calciare da posizione invitante e scodella sul secondo palo: Sturaro, tutto solo, col destro non sbaglia. Risultato che torna sull’uno a uno.

Al 65′ Behrami e Destro rilevano Sturaro e Scamacca. Pirlo rispondo con Morata per Rabiot. Al 66′ ci prova Rovella dal limite dell’area e Sczcesny la fa sua in due tempi centralmente. È un Genoa che la rete dello svantaggio ha scosso. Maran in panchina studia le prossime mosse per inserire Shomurodov, che rileva al 71′ l’ex bianconero Pjaca. Qualche istante prima, Perin si era rivelato provvidenziale in chiusura su colpo di testa di Ronaldo da distanza ravvicinata.

Al 75′ rigore per la Juventus per un’entrata di Rovella molto ingenua dall’interno dell’area di rigore, spostato in marcatura su Cuadrado dopo l’uscita di Sturaro. Penalty ineccepibile di cui si incarica Ronaldo, la cui battuta centrale batte Perin e riporta avanti la formazione bianconera. Prima del rigore, ammonito McKennie per proteste.

All’80esimo dentro Caso e Pandev al posto di Rovella e Radovanovic: due mosse offensive per cercare di rimettere in equilibrio la partita. All’82esimo anche Pirlo fa altre due mosse: dentro Kulusevski e Bernardeschi, fuori Dybala e Chiesa.

All’87esimo nuovo rigore a favore della Juventus, ancora una volta gratuito e regalato dal Genoa. Il retropassaggio sanguinoso è di Pellegrini, che costringe Perin ad uscire e franare su Morata. Di Bello sventola il giallo al portiere rossoblu e Ronaldo realizza all’89esimo, dagli undici metri, la sua doppietta personale.

Dopo tre minuti di recupero e l’ultima sostituzione in casa bianconera (Dragusin al posto di De Ligt), la partita finisce col punteggio di 3-1. Per un’ora il Genoa viene premiato nella sua gara di contenimento e ripartenze, e premiata è stata la sua reazione immediata dopo la rete di Dybala. Poi le difficoltà consuete che lo accompagnano si palesano a ripetizione: errori difensivi, due sole conclusioni in porta (quella del gol e un destro di Rovella) e lo spostamento in marcatura di Rovella su Cuadrado, cervello della Juventus, che non ha ripagato. I rossoblu rimangono penultimi a pari punti col Torino e attendono mercoledì il Milan per la seconda gara casalinga consecutiva.


TABELLINO

GENOA (4-4-2): Perin; Goldaniga, Bani, Masiello, Pellegrini; Lerager, Radovanovic, Rovella, Sturaro (66′ Behrami); Pjaca (71′ Shomurodov), Scamacca (66′ Destro). A disposizione: Paleari, Zima, Zajc, Ghiglione, Pandev, Destro, Melegoni, Caso, Shomurodov, Dumbravanu, Czyborra. Allenatore: Rolando Maran.

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, De Ligt (90′ Dragusin), Bonucci, Alex Sandro; McKennie, Bentancur, Rabiot (66′ Morata), Chiesa; Dybala, Cristiano Ronaldo. A disposizione: Israel, Buffon, Arthur, Ramsey, Morata, Danilo, Bernardeschi, Da Graca, Frabotta, Portanova, Kulusevski. Allenatore: Andrea Pirlo.

MARCATORI: 56′ Dybala, 61′ Sturaro, 78′ Ronaldo (R), 89′ Ronaldo (R)

AMMONITI: Rabiot (1′), Goldaniga (14′), McKennie (78′)

ESPULSIONI: nessuna

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