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In Germania riprendono gli allenamenti per (quasi) tutti. Due piani per salvare la Bundesliga

Mentre nel mondo lo sport ha messo i sigilli alle porte, eccezion fatta per pochi paesi tra cui la Bielorussia (clicca QUI), in Germania diversi club di Bundesliga Zweite Liga hanno ricevuto il permesso per tornare ad allenarsi a partire da questa mattina dopo la pausa non obbligatoria imposta dalla Deutsche Fußball Liga (DFL) lo scorso 31 marzo e attualmente prevista fino al prossimo 30 aprile.

Giocatori e staff tecnici, sospinti e rassicurati dal via libera dato da una task force di medici federali, si sono quindi radunati in campo per ritrovare la forma fisica in vista di una ripresa dei campionati, ad oggi unica soluzione considerata dalla federcalcio tedesca. La DFL ha infatti già reso note due date valide per ricominciare, entrambe studiate a tavolino per poter chiudere i giochi entro e non oltre il 30 giugno: il primo modello vedrebbe le squadre riprendere a giocare il prossimo 2 maggio, mentre il secondo il 9 maggio. Il 20 dello stesso mese finirebbe il campionato e i 10 giorni seguenti sarebbero dedicati alle finali delle coppe nazionali, agli eventuali turni di Champions ed Europa League e agli spareggi per decretare promozioni e retrocessioni.

HAUS UND FELD – I centri sportivi hanno riaperto tutti tranne uno: quello del Werder Brema, ancora chiuso per un’ordinanza restrittiva del Freie Hansestadt Bremen che ha vietato alla squadra di allenarsi. La DFL aveva raccomandato ai membri della Bundesliga e della seconda divisione di riprendere gli allenamenti dal 6 aprile, a condizione che le autorità lo consentissero. Consenso che il governo federale di Brema non ha accordato, sebbene nella vicina Amburgo i lavori siano ripresi regolarmente.

Fra quelle tornate ad allenarsi c’è anche il Bayern Monaco, che ha reso note le precauzioni prese per limitare il rischio di contagio fra giocatori e membri dello staff: la squadra di Hans-Dieter Flick, fresco di rinnovo fino al 2023, è stata divisa in gruppi di quattro giocatori, che non possono avere contatti con i compagni di squadra inseriti negli altri gruppi di lavoro e nemmeno arrivare a contrasto con quelli del proprio. Abolita anche la doccia negli spogliatoi: si sale in macchina e la si fa a casa. Il Borussia Dortmund ha chiesto invece ai suoi giocatori di arrivare al centro sportivo già pronti per l’allenamento, mentre il Lipsia farà mangiare e cambiare i giocatori nelle stanze del settore giovanile. A Berlino l’Hertha ha ricominciato a lavorare senza Alexander Nouri e Markus Feldhoff, rispettivamente allenatore e vice, che resteranno a casa coordinando la seduta di allenamento a centinaia di chilometri di distanza, come riportato questa mattina dalla Bild. Non mancano neppure i giornalisti, assiepati dietro ai cancelli per documentare un inedito nella storia del calcio. Calcio che, in Germania, non sembra davvero aver intenzione di ritardare più di qualche settimana.


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