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Spal 1-1 Genoa, Sturaro risponde a Petagna. Al “Mazza” matura un punto

Crocevia salvezza per il Grifone allo stadio “Mazza” di Ferrara. Novembre è quasi terminato, ma al Genoa è già tempo di scontri diretti contro le avversarie nei bassifondi della classifica. Nel posticipo serale del lunedì sera contro la Spal, Thiago Motta tornerà nelle terre d’origine della sua famiglia, originaria di Polesella, per una sfida delicata. La vittoria della Sampdoria con l’Udinese è coincisa col sorpasso in classifica dei blucerchiati e il trasferimento del Genoa al terzultimo posto. Una Spal penultima, in cerca di punti e concretezza, affronta un Grifone confortato dalle ultime prestazioni, un po’ meno in termini di punti. Tre punti significherebbero cominciare col piede giusto un ciclo di scontri diretti salvezza che si protrarrà sino a Natale.


NOTIZIARIO

Quattrocento tifosi rossoblu sono accorsi al seguito del Grifone, impegnato nella trasferta di Ferrara. Il “Mazza” non appare con tutto esaurito, anche se i biglietti in diversi settori sono stati venduti a prezzi popolari per gli studenti universitari. In tribuna la dirigenza rossoblu, presente nella figura del direttore generale corporate Ricciardella sin dalla vigilia, mentre in campo c’è da segnalare il ritorno di Sturaro e Criscito. Schöne a riscaldarsi coi calciatori che partiranno dalla panchina, sorridente e scherzoso assieme al connazionale Ankersen e al centro di un torello assieme a Pajac e Gumus. Arbitrerà la sfida Giacomelli della sezione di Trieste. Al VAR l’arbitro Valeri. In tribuna anche Nicchi, presidente AIA.


LE FORMAZIONI UFFICIALI

SPAL (3-5-1-1): Berisha; Sala, Vicari, Felipe; Strefezza, Missiroli, Valdifiori, Kurtić, Reca; Di Francesco; Petagna. Allenatore: Leonardo Semplici. A disposizione: Letica, Thiam, Salamon, Sala, Cannistrà, Moncini, Jankovic, Floccari, Paloschi.

GENOA (4-3-2-1): Radu; Ghiglione, Romero, Zapata, Criscito; Lerager, Radovanović, Sturaro; Cassata, Agudelo; Pinamonti. Allenatore: Thiago Motta. A disposizione: Marchetti, Jandrei, Biraschi, Goldaniga, Pajac, Ankersen, Jagiello, Schöne, Pandev, Favilli, Gumus, Cleonise.


LA PARTITA

Squadre in campo puntuali, col Genoa in tenuta rossoblu e la Spal a bande bianche e azzurre. Il Grifone attaccherà da destra verso sinistra in questa prima frazione. Sturaro e Agudelo, larghi rispettivamente a sinistra e destra, completano il reparto offensivo con Pinamonti. Radovanovic centrale di centrocampo davanti alla difesa è affiancato da Lerager a destra e Cassata a sinistra. Lerager, come in altre gare, tenere in fase offensiva a trasformare il Genoa in un 4-2-3-1 andando a giocare alle spalle della punta.

La Spal risponde con Di Francesco largo a destra e Strefezza a sinistra, andando peraltro vicina al gol al 3′ di gioco con una conclusione dalla distanza deviata da Di Francesco davanti a Radu. Pallone che sfila largo di poco alla destra di Radu.

Poche emozioni e molto studio in queste prime battute di gara. Le due squadre cercano di trovare spazi nelle maglie difensive avversarie, ma senza esito. Ci proverà la Spal al decimo sfruttando alcune scelte sbagliate di Criscito e Sturaro, trovando sempre l’opposizione difensiva rossoblu. Al quarto d’ora partita in equilibrio sullo 0-0. Genoa che faticosamente si presenta dalle parti di Berisha.

Al minuto 18′ primo corner della gara per i padroni di casa, ma la difesa rossoblu spazza ribaltando il fronte d’azione. Il Grifone, nei dueminuti successivi, manterrà il possesso pallone senza fretta e finirà per andare al cross con Cassata dalla sinistra senza trovare la testa di Lerager in inserimento. E al 22′ di gioco sarà anche primo corner per il Genoa.

Alla battuta Sturaro, che non impegna la difesa spallina tanto quanto Missiroli con un improbabile retropaossaggio di testa che coincide col secondo angolo rossoblu. Il Genoa resta nella metà campo avversaria, con la Spal brava a disimpegnare rompendo il break offensivo degli uomini di Thiago Motta.

Al 25′ fallo di mano di Felipe ne cercare di controllare un pallone di testa, ma clamorosamente Giacomelli non interrompe il gioco sulla trequarti rossoblu. Padroni di casa che riescono a spingersi quindi in avanti trovando nuovamente pronta la difesa rossoblu. Al 27′ primo ammonito della gara: si tratta di Andrea Petagna.

Al minuto 29′ secondo tiro dalla bandierina anche per la Spal: Zapata chiude su tentativo di cross di Strefezza. La difesa rossoblu allontana il pericolo, ma un potente destro di Sala trova un grande intervento da parte di Radu a deviare ancora sul fondo. Per il momento, si tratta dell’occasione più nitida della prima frazione di gioco.

Alla mezz’ora, intanto, Thiago Motta inverte la posizione di Sturaro, da sinistra a destra, con quella di Agudelo. Al minuto 34′ il primo grande intervento anche da parte di Berisha, che si oppone con un colpo di reni al colpo di testa di Lerager su traversone di Ghiglione. Anche in questo caso, la migliore occasione rossoblu sin qui.

Al minuto 36′ terzo corner per il Grifone dalla sinistra, al quale ne seguirà un quarto. Nessun pericolo per la difesa spalline, che invece ribalta l’azione e conquista una punizione dalla destra per fallo di Cassata su Di Francesco (37′). Un fallo particolarmente generoso e segnalato dal guardalinee all’arbitro Giacomelli.

Al 40′ fallo di Missiroli sul Sturaro, toccando prima il pallone dell’avversario, il tutto al limite dell’area. Giacomelli estrae il giallo: decisione che a velocità di gioco appariva sbagliata, essendo il numero 27 rossoblu proiettato in porta, ma il replay dirà essere corretta. Rossoblu che hanno una importante punizione dall’interno della lunetta dell’area di rigore. Della battuta si incarica Pinamonti colpendo la barriera prima, un difensore avversario poi. Occasione che svanisce e si chiude in fallo laterale.

Al 44′ nuovamente miracoloso Radu, questa volta su Reca che aveva raccolto una respinta dello stesso portiere rossoblu, che si opporrà col piede destro. Sarà l’ultima chance di un primo tempo a cui Giacomelli aggiungerà un minuto di recupero mandando le squadre negli spogliatoi sul punteggio di 0-0.

La ripresa al “Mazza” comincia senza cambi da una parte e dall’altra. Anche se al 46′ Semplici è costretto ad un cambio forzato per l’infortunio di Di Francesco, appena rientrato da un lungo stop. Al suo posto, al 48′ di gioco, entra Valoti.

Al minuto 51′ ci prova Kurtic dalla distanza, ma pallone abbondantemente alto sulla traversa. È l’avvisaglia di una Spal che cercherà subito di imporre il proprio ritmo, attaccando specialmente sulle fasce, e reclamerà al 53′ per un calcio di rigore per contatto di Cassata su Kurtic al limite dell’area. Giacomelli non lo accorderà, mentre fischierà quello successivo al 54′ per una trattenuta davvero ingenua di Criscito su Missiroli a ridosso della linea di fondo. Dal dischetto si presenta Petagna, che al 55′ calcia alla destra di Radu. Il portiere intuisce solamente, ma il pallone si deposita in fondo alla rete.

Immediato il pareggio del Genoa con uno sfondamento di Ghiglione sulla destra e il successivo colpo di testa di Sturaro, da centro area, a pareggiare subito i conti. Siamo al 56′ è la gara è fissata sull’uno a uno.

A ridosso dell’ora di gioco si preparano ad entrare contemporaneamente Pandev e Favilli. In campo, intanto, viene ammonito Ghiglione per aver atterrato Kurtic. I due cambi rossoblu si concretizzeranno, di fatto, al minuto 61′ con Pandev per Lerager e Favilli al posto di Pinamonti. Sturaro arretra a centrocampo, Pandev a destra con Agudelo a sinistra a supportate il neo entrato Favilli. 

Proprio in nuovo centravanti rossoblu avrebbe al 63′ l’occasione di segnare la rete del raddoppio, ma la sua girata di testa è larga e termina sul fondo. Al 66′ punizione dai 25 metri per i padroni di casa, che lasciano la battuta Kurtic. Radu è attento e la fa sua al petto.

Al 67′ secondo cambio per Semplici: fuori un giocatore offensivo come Strefezza e dentro Igor. Al 68′ contatto in area di rigore tra Favilli e Vicari, col secondo che non prende mai il pallone e Favilli che nel tentativo di impattare viene colpito. Per Giacomelli e VAR non c’è nulla.

Al 72′ chiede il cambio Sturaro e Thiago Motta richiama Cleonise, prendendosi alcuni minuti per dare indicazioni a Cleonise. Il calciatore, un esterno d’attacco, prende la posizione di Agudelo, che arretra a centrocampo coprendo la posizione lasciata vuota da Sturaro.

Al 76′ grande occasione per il Genoa con Cleonise che viene premiato nello scambio da Favilli e col sinistro batte in porta, trovando solamente il fondo e facendo la barba al palo. Occasione sprecata, ma trattenuta vistosa del difensore spallino non rilevata da Giacomelli e VAR. Al 77′ ci prova anche Agudelo sfruttando una dormita difensiva dei padroni di casa, ma il suo mancino è strozzato e termina largo.

Al 78′ ultimo cambio di Semplici con Murgia al posto di Valdifiori. Al minuto 80′ Favilli imbeccato di testa da Criscito non trova l’impatto col pallone a tu per tu con Berisha, sprecando una chance nitidissima per trovare la rete del sorpasso.

Negli ultimi dieci minuti di gara Thiago Motta, quando il pallone gravita sulla corsia di destra a ridosso delle panchine, è come se giocasse coi propri giocatori, correndo da una parte all’altra. Al minuto 85′ la Spal si ripresenta nella metà campo rossoblu con una punizione dalla sinistra, affidata al destro di Valoti. Radu attento la fa sua distendendosi alla propria destra.

Al minuto 87′ ci riprova Favilli girandosi in area di rigore col sinistro e trovando l’opposizione di Berisha, che la trattiene in due tempi. Al minuto 88′ grande chiusura di Zapata in area di rigore: chiusura che vale un gol.

Alla comunicazione dei 3′ di recupero, Cassata cerca di concludere a rete un’azione imbastita sempre sulla trequarti. Pallone centrale e Berisha sicuro, così come Radu sul ribaltamento di fronte su colpo di testa di Vicari.

Al triplice fischio sarà 1-1 con la posta in palio equamente divisa. Genoa che avrebbe avuto l’occasione di raddoppiare, ma non ci riuscirà, continuando a rimanere al terzultimo posto.

 

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