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Lazio 4-0 Genoa, rossoblu in caduta libera. Due gol per tempo affondano il Grifone

Il cinquantesimo Lazio-Genoa della storia, a partire dall’esistenza del girone unico all’italiana, promette una gara combattuta tra due squadre alla ricerca di punti. I padroni di casa della Lazio provano a restare attaccati al treno delle prime 4/5 squadre dopo la sconfitta esterna contro l’Inter. Il Genoa, invece, è reduce dal pareggio a reti inviolate col Bologna e da un solo punto nelle ultime tre giornate: un trend da invertire quanto prima.


NOTIZIARIO

Temperatura estiva dalle parti dell’Olimpico, dove l’umidità è intorno al 60 per cento e la temperatura è vicina ai 27 gradi. A dirigere l’incontro sarà il direttore di gara Pairetto della sezione di Nichelino, al VAR andrà Mazzoleni. Ranghetti (Chiari) e Bottegoni (Terni) assistenti di linea, Illuzzi della sezione di Molfetta nelle vesti di quarto uomo. All’incirca 30mila le presenze all’Olimpico, con oltre duecento tifosi rossoblu assiepati nello spicchio a loro dedicato a fianco della curva sud. I tifosi biancocelesti espongono nei Distinti  lo striscione “#scudetto1915laziotricolore” contornandolo di bandiere italiane.


FORMAZIONI UFFICIALI 

LAZIO (3-5-2)Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Marusic, Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto, Lulic; Correa, ImmobileAllenatore: Simone Inzaghi. A disposizione: Proto, Guerrieri, Bastos, Patric, Vavro, Lazzari, Lukaku, Jony, Cataldi, Parolo, Berisha, Adekanye, Caicedo.

GENOA (3-5-2): Radu; El Yamiq, Romero, Criscito, Ghiglione, Cassata, Radovanovic, Lerager, Barreca; Sanabria, KouamèAllenatore: Aurelio Andreazzoli. A disposizione: Jandrei, Ankersen, Pajac, Goldaniga, Biraschi, Zapata, Saponara, Schöne, Jagiello, Favilli, Pinamonti, Pandev.

Foto TanoPress


LA PARTITA

Squadre in campo puntuali: Genoa che in tenuta rossoblu attaccherà sotto la curva dei tifosi biancocelesti. Lazio in consueta tenuta azzurra. Radovanovic è il centrale di centrocampo, con Cassata alla sua destra e Lerager a sinistra.

Al 2′ di gioco testone di Lucas Leiva, non ammonito, su Lerager, che rimane a terra per quasi un minuto, rialzandosi senza problemi. Il Genoa usufruirà di una punizione e cercherà di mettere pressione alla formazione biancocelesti riuscendo anche a costringere Strakosha, al quarto minuto, ad un difficile rinvio sui piedi di Cassata.

Al sesto minuto pallone perso da Lerager, che attende troppo a centrocampo per servire Cassata e viene contrastato alle spalle da Milinkovic-Savic, permette alla Lazio di passare in vantaggio grazie ad una ripartenza dall’altezza del centrocampo che lo stesso Milinkovic-Savic conclude a rete. Il Genoa reclama per un fallo sul centrocampista danese, che viene colpito sullo scarpino senza mai vedersi intercettato il pallone, ma Pairetto e il VAR non ravvisano irregolarità. Situazione da rivedere, che lascia molti dubbi.

Al nono il Grifone comunque reagisce con Romero, che di testa su sviluppi di calcio d’angolo dalla destra impegna Strakosha in quello che è un vero e proprio miracolo. Al minuto 11′ punizione per il Genoa poco prima dei 25 metri: la conclusione è potente, ma termina larga.

Al minuto 13′ Immobile viene murato dalla difesa rossoblu in angolo a Radu battuto. Occasione ghiotta per i padroni di casa, ma provvidenziale l’intervento della retroguardia genoana. Retroguardia che si ripeterà al minuto 18′ quando un altro pallone tenuto troppo tra gli scarpini da Cassata fa ripartire la Lazio, e in particolare Correa, ben tallonato da Romero e costretto a calciare un debole mancino che Radu fa suo senza particolari problemi.

Al 19′ di gioco terzo tiro dalla bandierina per il Genoa, che trova il modo di colpire con Sanabria, subendo in ripartenza il rilancio di Strakosha che diventa assist per Immobile. Lerager non lo tiene sullo scatto ed è Radu a chiudere provvidenzialmente la conclusione del numero 17 biancoceleste.

Al minuto 23′ occasione per il Genoa su buona accelerazione di Kouamè e Sanabria che triangolano e innescano Cassata, che cerca un destro a girare che Strakosha devia. Sanabria si avventa sulla ribattuta, ma è in posizione di fuorigioco. Diventa così ininfluente anche la seconda grande parata del portiere biancoceleste su tiro di Lerager, servito a rimorchio da Sanabria in area di rigore.

Al minuto 28′ ammonito El Yamiq, primo sanzionato della gara. Punito un suo intervento su Immobile. A ridosso della mezz’ora, invece, pericolosa la Lazio con un colpo di testa di Milinkovic-Savic che salta tutto solo in area, arrivando in terzo tempo dalle retrovie, e spedisce di poco alto sulla traversa.

La Lazio, passata la mezz’ora, crea occasioni calciando sempre a ridosso dell’area di rigore e trovando Radu. Ma i biancocelesti saranno bravi a sfruttare una copertura difensiva poco efficace del Genoa innescando Immobile, che servirà centralmente l’assist su Luis Alberto che tutto solo accompagna in porta. Pairetto però viene richiamato al VAR per un precedente intervento di Milinkovic-Savic su Cassata, che subisce un pistone dall’avversario. Il fallo c’è e infatti la tecnologia cancellerà la rete del 2-0 alla Lazio: si riparte da una punizione dalla zona di sinistra per il Grifone. La battuta viene affidata a Criscito, ma la difesa avversaria contiene e la successiva conclusione di Kouamè è poco precisa e troppo strozzata.

Foto TanoPress

Al 40′ di gioco Radu porterà davvero sul 2-0 la formazione padrona di casa con un sinistro dal vertice sinistro dell’area di rigore. Il tutto nasce da un calcio d’angolo battuto dalla Lazio, Radu viene lasciato tutto solo e libero di stoppare il pallone e calciare.

Dopo un minuto di recupero e lo spauracchio del terzo gol biancoceleste con l’ennesima ripartenza di Immobile in solitaria sulla destra, Pairetto manda le squadre negli spogliatoi. Alla ripresa sono due i cambi tra le file rossoblu: fuori Barreca e Lerager, dentro Pajac e Pandev. Si passa a un 3-4-1-2 con il macedone dietro alle due punte Kouamè e Sanabria.

Al 48′ di gioco urlo strozzato in gola per la panchina rossoblu quando Sanabria, da pochi passi, colpisce di testa e non trova clamorosamente lo specchio della porta. Occasione enorme per il Grifone, che bissa un minuto dopo con un destro di Kouamè deviato in corner.

Il Genoa è entrato in campo con un piglio che appare differente nel tentativo di tornare subito in partita. Simone Inzaghi, che attende di vedere come la sua squadra approccia al secondo tempo, sostituisce Correa per Caicedo (51′).

La partita si mantiene senza troppe emozioni per tutto il primo quarto d’ora con tentativi di rendersi pericolosi da una parte e dall’altra. Al 58esimo la Lazio sigla la terza rete: Milinkovic è ancora libero di fare ciò che vuole a centrocampo, nella zona della trequarti, e Caicedo è bravo ad inserirsi tra Radovanovic, arretrato in copertura per coprire Romero, ed El Yamiq tagliando in area di rigore, scartando Radu e battendo a porta vuota.

Lazio padrona del gioco ormai e forte di tre reti di vantaggio che le consentono di giocare con leggerezza. Il Genoa ci prova al minuto 67′ con un sinistro dalla distanza di Criscito che finirà tra le braccia di Strakosha. Al 68′ ultimo cambio per Andreazzoli: dentro Schöne, fuori Cassata.

Foto TanoPress

Al 71′ ci riprova il capitan rossoblu che inquadra l’angolino, ma vede opporsi ancora una volta Strakosha in calcio d’angolo. Al 72′ anche Sanabria si ripresenta dalle parti del portiere avversario colpendo di testa su traversone di Pajac: Strakosha para con una sorta di gesto pallavolistico allontanando il pericolo. Al 74′ c’è anche spazio per Parolo e per l’uscita dal campo di Milinkovic-Savic, autore di una rete e di un assist.

Al 77′ quarta rete biancoceleste: la sigla Ciro Immobile dopo che Luis Felipe salta in tronco l’intero centrocampo rossoblu, trovando in verticale tutto lo spazio per servire Immobile. Il numero 17 della Lazio si trova a tu per tu con Radu e lo batte con l’interno destro.

Non c’è più partita all’Olimpico e la gara sfila rapidamente verso il triplice fischio, arricchendosi dell’esordio di Adekanye (rileverà Immobile). Il Genoa esce con le ossa rotte dalla gara contro la Lazio: una fase difensiva blanda, scarso cinismo sotto porta (complici un paio di interventi di rilievo da parte di Strakosha, ndr) e una prestazione altamente negativa restituiscono la terza sconfitta nelle ultime quattro giornate. Il Genoa, anche senza attendere il risultato di Cagliari-Verona in programma alle ore 18, passerà la settimana che lo accompagnerà alla gara interna contro il Milan da terzultimo in classifica.

A BREVE TUTTI I CONTRIBUTI DALLA ZONA MISTA DELL’OLIMPICO

 

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