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Vento in poppa, vele al largo

Grifone Vento in poppa, vele al largo verso la Sardegna. Cagliari-Genoa non sarà una partita sporca. Maran e Andreazzoli cercheranno la verticalità, ma anche di giocare a calcio. Il Cagliari, facendo una lettura realistica delle prime tre giornate di campionato, non ha un sistema sofisticato: senza Pavoletti non cerca le corsie laterali, ma il centrocampo e prova a ripetere il campionato dello scorso anno con un possesso medio della sfera. Al Cagliari in questo inizio di stagione,  oltre agli arrivi da calciomercato super nel cuore del gioco (Nainggolan, Nandez e Rog), è mancato Barella, l’ago della bilancia dello scorso anno con le sue ripartenze veloci.

Non avendo visto gli allenamenti non sappiamo se Andreazzoli cambierà qualcosa delle ultime tre formazioni: chiunque giocherà non sarà un Grifone speculativo e conservativo. La strategia, non sappiamo il numero di modulo, del Vecchio Balordo sull’Isola continuerà con le  stesse caratteristiche che abbiamo visto fino a domenica scorsa. I sistemi di gioco di Andreazzoli, con opportune varianti, appaiono derivanti dal 4-2-4 brasiliano, anche se la dislocazione di base a gioco fermo non è mai stata questa e quello olandese anche se gli orientamenti tattici sono diversi e molto più precisi per quanto riguarda i compiti dei singoli calciatori dei vari reparti.

Difficile affermare nel campionato italiano quale sia il sistema di gioco più equilibrato. Nel presunto 3-5-2 statico solo al via della gara di Andreazzoli sono fondamentali il gioco dei centrocampisti, dal cui comportamento dipenderà un carattere prevalentemente offensivo o difensivo. Moduli e numeri sono solo chiacchere il gioco efficace di una squadra non può che basarsi né esclusivamente né prevalentemente su di una particolare distribuzione degli uomini sul terreno di gioco. Questo ha sì la sua importanza, a condizione che ovviamente corrisponda alle caratteristiche generali tecnico-tattiche del calciatori a disposizione.

Anche se al buio degli allenamenti, Andreazzoli qualcosa potrebbe aver cambiato per far rendere al meglio i giocatori a disposizione. Per questo motivo una partenza a marce alte potrebbe essere un vantaggio strategico importante. Studiare il Cagliari, comprendere come attaccare e come difendere, con l’inerzia del risultato cambiato velocemente in positivo potrebbe essere la strada per rispondere al meglio alla sconfitta immeritata contro l’Atalanta. Per la formazione rossoblu bisogna prendersi qualche ora in più e per capirne meglio bisogna aspettare la conferenza stampa del pomeriggio di Andreazzoli.

Capitolo Cagliari.  Alla presentazione del campionato, alla fine di agosto, il Cagliari nell’anno del centenario veniva candidato come sorpresa del campionato per gli ingaggi avvenuti nel cuore del gioco. Al posto di Barella passato all’Inter il Presidente Giulini non ha badato a spese e anche le pagelle da griglia di partenza sono state più che sufficienti con gli ingaggi di Nainggolan, Nandez e Rog. I sardi sono stati sfortunati perché a ridosso delle prime giornate di campionato hanno perso Pavoletti, il miglior colpitore di testa dello scorso torneo e fonte finale di tutto il gioco di Maran, e il portiere Cragno. I  rossoblu sardi hanno perso le prime due gare casalinghe di campionato con Brescia (mancavano Rog e Nandez) e Inter con le stelle estive in formazione. Alla terza di campionato hanno fatto tre punti senza Nainggolan in casa del Parma. Risultato arrivato a fatica con due gol del centrale difensivo Ceppitelli e il terzo di Simeone nella prateria dei ducali. Vittoria che non avrà illuso Maran visti gli errori di D’Aversa alla guida dei crociati.

Maran è uscito vincitore al Tardini, ma anche sconfitto non solo lui e la piazza che non voleva in campo Cigarini con la solita scusa del play troppo lento ma di cervello fine visto che ha dominato da solo il centrocampo emiliano. La scelta di Maran estiva di utilizzare il super-tatuato non voluto da Conte all’Inter come metronomo è dovuta andare subito nel cassetto. Come  gioca il Cagliari? Col 4-3-1-2 a rombo: possesso, ricerca della verticalità sugli esterni e cross per Pavoletti. Con Pavoloso infortunato per lungo tempo la squadra non gioca per il bomber in formazione. Il gioco molto sull’esterno alla ricerca del cross, visto non solo in qualche occasione lo scorso campionato, è tutto spostato verso il centrocampo. I nuovi centrocampisti dei sardi, se dovesse recuperare Radja, potrebbero essere molto adattabili alle idee di Maran che ama attaccare con transizioni lunghe e veloci. Nandez, Nainggolan e Rog hanno le caratteristiche fisiche giuste per condurre il pallone in verticale. Se i primi due amano difendere scappando indietro, il terzo difende attaccando in avanti.

Qualche problema Maran lo ha avuto in difesa con i due centrali Ceppitelli, ad oggi capocannoniere, e Klavan, estone non brillante, sul piano tecnico molto duro, che non  gradisce coprire la profondità e gli uno contro uno. Sugli esterni difensivi è rientrato Cacciatore con il Parma e sulla sinistra gioca Lorenzo Pellegrini. A centrocampo senza il belga, oltre Cigarini play,  Rog in ballottaggio con Ionita rientrato dall’infortunio e subentrato al croato napoletano in Emilia. Dietro Simeone arrivato all’ultima giornata di calciomercato per sostituire Pavoletti si giocano il posto Birsa e Castro con quest’ultimo anche in ballottaggio con Joao Pedro nelle vesti di spalla del Cholito. In porta lo svedese Olsen dalla Roma arrivato a sostituire Cragno dopo il grave infortunio, protagonista in assoluto della vittoria sarda a Parma.

Maran e il Cagliari sono attesi alla prova del nove contro il Genoa. Dopo l’ambizioso mercato estivo, i sardi in società e tra i tifosi  si aspettano  molto  dal tecnico. La vittoria con i ducali ha rasserenato l’ambiente, che già nelle prime due domeniche di campionato non era stato tenero con “andate a lavorare” e “tirate fuori i palloni“. Per la formazione dei sardi tanti dubbi. Difficile il turnover, più facile con il Napoli mercoledì prossimo? La  conferenza stampa del tecnico isolano potrebbe svelare qualcosa in più. Anche per conoscere il Direttore di gara e i suoi collaboratori bisogna aspettare fine mattinata.

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