Campioni del mondo in carica contro Campioni d’Europa: si può sintetizzare così la finale dell’ottava edizione del Mondiale Femminile. Da una parte la corazzata statunitense del c.t. Jillian Ellis, giunta a questo atto finale dopo aver superato per 2-1 l’Inghilterra (clicca qui); dall’altra parte del campo le giocatrici olandesi, che in semifinale hanno superato la Svezia solo ai tempi supplementari (clicca qui). Si tratta della quinta finale per la selezione femminile degli Stati Uniti (la terza consecutiva), mentre le Oranje sono alla prima assoluta.
Nel secondo tempo, seppur siano le olandesi a partire meglio alzando il baricentro e costringendo per alcuni minuti le avversarie dietro la sfera, sono gli Stati Uniti a prevalere. Il giro di boa arriva al 61°, quando Stéphanie Frappart viene richiamata dal VAR per rivedere un’intervento a gamba tesa di van der Gragt su Morgan: l’arbitro decreta il calcio di rigore, realizzato poi da Megan Rapinoe (50esimo gol in Nazionale per il capitano statunitense, ndr). Passano 8′ ed ecco che arriva il raddoppio: Rose Lavelle, dopo una notevole percussione centrale, batte l’estremo olandese di sinistro portando gli Stati Uniti a vincere la quarta Coppa del Mondo della loro storia (la seconda consecutiva).
Mondiale Femminile, gli Stati Uniti volano in finale: 1-2 all’Inghilterra
Mondiale Femminile, l’Olanda raggiunge in finale gli Stati Uniti: Svezia battuta 1-0