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Così parlò Perinetti

Alla vigilia di quello che potrebbe e dovrebbe essere il suo ultimo giorno a Genova nel ruolo di direttore generale del club, è stata una poesia a rappresentare il congedo ufficioso di Giorgio Perinetti dalla società e di conseguenza da Enrico Preziosi. C’è spazio anche per il presidente del Genoa, ricordato in due versi centrali, in “A vita mia co li presidenti”, arredata a mo’ di canzonetta sul suo blog. Una maniera diversa dal solito per salutare, dopo tante interviste (la maggior parte trasmesse via radio) non sempre apprezzate dalla larga maggioranza dei tifosi. Il dg, amante della lettura e del Borges, questa volta ricorda il passato e saluta il Genoa con una poesia. E al genoano – almeno questa volta – strapperà un sorriso. Anche se amaro, a maggior ragione dopo il mercato di gennaio, poco importa. “L‘istinto però era degli avventurosi, e me spinsi a fa’ Giochi co Preziosi”. Così parlò Perinetti.

‘ A VITA MIA CO LI PRESIDENTI

Da quarantanni sto in sto pallone
Cominciai giovane cor giovane Anzalone

Poi passo dopo passo come a scola
So cresciuto cor grande Dino Viola

Ma pe nun famme piu’ chiama’ regazzino
M’annetti a fa scafa’ da Corrado Ferlaino

Pero’ pe lavora’ se va a tutti li pizzi
E giu’ finoa Palermo co Ferrara e co Polizzi

Ma la vita nun e’ come la pensi
E infatti me chiama de botto Franco Sensi

Ho avuto dirigenti ricchi e poverelli
Ma puro e’ vero Gianni e Umberto Agnelli

L ‘ istinto pero’ era degli avventurosi
E me spinsi a fa’ Giochi co Preziosi

Era tempo proprio d’elezioni
E Sensi me rivolle co D ‘Antoni

Non tutti i Presidenti sono saldi
Io me ne accorsi vicino ad un certo Naldi

Quanno ogni cosa me pareva annasse buca
Ottenni la fiducia del povero De Luca

Ho fatto forse male a negamme a Berlusconi
Pe ritrovamme poi in mano ad Angeloni

Ma siccome la vita e’ piena de sorprese
Eccome pronto a di grazie a Matarrese

Costretto lascio Bari dispiaciuto
A Siena me risveja er Banco ben pasciuto

Er carcio se sa nun c’ha confini
E da capo a Palermo cor vivace Zamparini

Vince pero’ nun serve a niente
E le valigie rifaccio immantinente

Intanto Dani unica mia amata Presidente
Me vola in Cielo senza pote’ fa niente

Distrutto annavo co la testa china
In laguna me la riarza dagli USA Tacopina

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Er carcio davvero premia geni ed anche inetti
Io me contento d’esse stato Perinetti !

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