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Portogallo 3-3 Spagna: la Roja rinasce nella ripresa, Ronaldo brilla di luce propria

La prima giornata interamente dedicata al Mondiale si chiudeva con la supersfida fra Portogallo e Spagna. Entrambe le squadre chiamate a rispondere presenti dopo l’inattesa vittoria dell’Iran sul Marocco nella gara delle ore 17: l’autorete di Bouhaddouz è decisiva in una battaglia fra le scintille a San Pietroburgo.  A Sochi i riflettori sono puntati sui campioni d’Europa e sulla nazionale più discussa dell’ultima settimana, ovvero la nuova Spagna di Fernando Hierro. “Dopo il giorno della morte di mia madre, ieri è stato quello più triste della mia vita” ha tuonato Julen Lopetegui nella sua prima conferenza stampa da tecnico del Real Madrid.

NOTIZIARIO – El Mundo riporta in esclusiva: Cristiano Ronaldo avrebbe patteggiato con l’Agencia Tributaria un pagamento di 18,8 milioni di euro in seguito al riconoscimento di quattro frodi fiscali. Con questo accordo, stando a quanto riportato e poi ripreso dai quotidiani spagnoli e portoghesi, CR7 avrebbe chiuso definitivamente ogni problema penale ed amministrativo con l’Hacienda di Spagna. Dagli scandali alle statistiche, per tutto il pomeriggio si parla solamente di lui: secondo solamente a Lewandowski per numero di reti nelle Qualificazioni Mondiali, Ronaldo resta il giocatore coinvolto nel maggior numero di marcature messe a segno dalla propria nazionale. 18, quasi come i milioni da restituire al fisco. Maneggiare i numeri non era mai stato così semplice e allo stesso tempo indecoroso.

LA PARTITA – La Spagna sembra aver patito il terremoto nello spogliatoio causato dall’addio di Julen Lopetegui alla vigilia del grande inizio. Il Portogallo non si scompone e trova un calcio di rigore dopo soli 2′ di gioco, quando sempre il solito Ronaldo resta in piedi sul contatto con David Silva prima di venire atterrato dal compagno di club Nacho. Decisivo un doppio passo fuliminante, che annebbia la vista al difensore spagnolo. Rigore trasformato, lusitani avanti. Gli avversari faticano a trovare un possesso palla vivace e collaudato, i campioni d’Europa ne approfittano con un pressing acceso sui portatori di palla ma fallisce in due riprese (con Gonçalo Guedes) l’appuntamento con il raddoppio.

Gol sbagliato, gol subìto. Diego Costa sgomita, si fa largo nei pressi dell’area di rigore e dopo uno zig-zag di finte beffa Rui Patricio sul palo lontano. Il VAR sembra pronto a fare il suo ingresso – non più silenzioso – nella competizione per un colpo al volto di Pepe prima del tiro in porta, ma il trio azzurro Orsato-Irrati-Valeri dà il via libera a Rocchi (prima direzione arbitrale in un Mondiale) per convalidare la rete al bomber del Chelsea nell’era Conte. Pochi minuti dopo viene testata anche la freddezza della goal-line technology, quando un tiro di Isco fa tremare la traversa e la schiena del portiere portoghese.

Agli uomini di Fernando Santos serve un colpo di coda, che arriva al 44′ con l’aiuto di De Gea: il portiere del Manchester United non trattiene un tracciante di Ronaldo, che festeggia la rete del raddoppio e la prima doppietta in un Mondiale. Si va al riposo sul 2-1, in Spagna si accendono le critiche sull’estremo difensore. Nella ripresa agli uomini di Hierro basta il solito Diego Costa per rimettersi in carreggiata, abile a ribadire in rete un traversone. Sarà poi Nacho, con una gemma da fuori area, a baciare la camiseta mettendo in mondovisione la rivincita spagnola sui rivali lusitani.

Il calcio dà, il calcio toglie. Vero Cristiano? Il tempo sembra fermarsi per qualche istante quando il numero 7 verderubio fa strepitare di gioia una parte dello stadio di Sochi con una punizione magistrale a 3′ dal termine. C’è ancora vita allo stadio Olimpico Fišt, dove sarà ancora Ronaldo a far spaventare i compagni toccandosi la caviglia dolorante. Finisce 3-3 la prima in notturna di un Mondiale definitivamente entrato nel vivo. Sugli spalti, sui giornali, nell’immaginario collettivo, in campo. La tripletta di CR7 raggiunge quelle di Pauleta nel 2002, contro la Polonia.


IL TABELLINO

PORTOGALLO (4 4 1 1) Rui Patricio, Guerreiro, Fonte, Pepe, Cedric, B.Fernandes (Joao Mario 68′), W.Carvalho, J.Moutinho, Bernardo Silva (Quaresma 69′), G.Guedes (André Silva 80′), C.Ronaldo A disposizione: B.Alves, M.Fernandes, Andre Silva, Joao Mario, Ricardo, Ruben Dias, Mario Rui, Gelson Martins, Adrien Silva, Quaresma, Lopes, Beto Allenatore: Fernando Santos

SPAGNA () De Gea, Nacho, Pique, Ramos, Jordi Alba, Koke, Busquets, Isco, Silva (Lucas Vasquez 86′), Iniesta (Thiago Alcantara 70′), Diego Costa (Iago Aspas 77′) A disposizione: Arrizabalaga, Reina, Carvajal, Saul, Thiago Alcantara, Rodrigo Moreno Machado, Lucas Vasquez, Odriozola, Azpilicueta, Iago Aspas, Monreal, Asensio Allenatore: Fernando Hierro

Reti: 4′ 44′ 88′ Ronaldo (rig.), 24′ 55′ Diego Costa, 58′ Nacho

AMMONIZIONI: Sergio Busquets (S), Bruno Fernandes (P)

ESPULSIONI: nessuno

ARBITRO: Gianluca Rocchi (Italia)


LA CLASSIFICA DEL GIRONE

  1. Iran 3 [1:0]
  2. Portogallo 1 [3:3]
  3. Spagna 1 [3:3]
  4. Marocco 0 [0:1]

GLI HIGHLIGHTS

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