I gol in amichevole? Non fanno testo. Il rigore contro contro la Juventus? Forse inutile. Del resto “perdere contro i campioni d’Italia non è una tragedia”. Quella alla Sardegna Arena? Rigenerante. Oggi un colpo di testa cruciale, di fronte e di fronte alla Gradinata Nord: “Si sbatte e combatte, se l’è meritata tutta” dirà Luca Rossettini a fine gara.
“Il campionato è lunghissimo e pieno di episodi, il campo parla” sosteneva Galabinov dopo la prima partita della stagione, proprio contro il Sassuolo a Reggio-Emilia. Anche oggi un episodio l’ha decisa, un episodio che finirà nel cassetto insieme a tutti gli altri eventi che condizionano le partite di pallone. Un po’ come le magliette dell’Hard Rock Cafè, comprate in giro per il mondo ed infilate nello stesso armadio. E guai a dire che gli attaccanti – così come le magliette – sono tutti uguali, perché come ha ricordato oggi Ballardini “Galabinov ha caratteristiche particolari, differenti rispetto agli altri giocatori del Genoa.”
E se oggi il Grifone può godersi un rassicurante +6 sulla zona calda della classifica di Serie A, molto è merito anche del granatiere bulgaro. Un attaccante Hard Rock.