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Roma-Genoa | Gasperini: “Gara tosta, dovremo raschiare barile per vincere la partita”

foto Riccardo De Luca Update | Shutterstock

Alla vigilia della partita tra Roma e Genoa, il tecnico giallorosso Gian Piero Gasperini è intervenuto in conferenza stampa presentando la sfida dell’Olimpico contro il Grifone allenato da mister De Rossi (clicca QUI per leggere le sue parole). Dopo averla definita una gara “tosta“, si parte da un’analisi di chi recupera e chi no e due sono su sito le notizie: la sicura non convocazione di Dovbyk e il forte dubbio sulla presenza di Hermoso.

Dovbyk non è ancora pronto e non sarà convocato. Per il resto, settimana un po’ spezzata dal Natale. Abbiamo potuto lavorare con qualche situazione di influenza che circola in giro. La difficoltà più grande è quella di Hermoso, che dovremo ancora valutare domani. Ha una forma di pubalgia: domani dovremo valutare se potrà giocare o meno”.

Se Ferguson domani è una possibilità o si andrà su Dybala al centro dell’attacco? Dybala ho già spiegato che è giocatore di altissimo livello e, se portato a condizione, confermo che è calciatore di alto livello. Il mio obiettivo è portarlo a stare bene nella condizione, ma non solo nei confronti di Ferguson o di altri. È difficile trovare un altro giocatore di questa qualità. Se ci sono altri problemi, non sempre riesci a garantire il rendimento. Se devo scegliere tra questo genere di giocatore o un altro, scelgo tutta la vita Dybala. Ma non è un discorso legato a Ferguson, che deve metterla non tanto sul piano tecnico (è improponibile il confronto), ma sul piano della volontà, della fame, della voglia di arrivare, del sapere dov’è, magari fregandogli il posto con queste armi più congeniali a quelle di Dybala”. 

Sull’infortunio di Pellegrini: “Non conosco i tempi del mercato. Sicuramente pe noi è una perdita, è un giocatore che ha fatto bene e sul quale abbiamo contato parecchio. Nelle ultime partite ha avuto un po’ di calo, ma ha fatto delle partite importanti. Entriamo in una fase di nove partite in un mese, a partire da domani e fino al 29 gennaio. Giocheremo nove partite, tutte molto importanti con due giocatori in Coppa D’Africa, e poi Dovbyk, Pellegrini, Bailey, Hermoso (con problemi fisici, ndr). È un periodo dove bisogna stringere i denti e ottenere il meglio da tutti“.

Sulla sua esperienza di otto anni al Genoa: “La mia esperienza è stata molto lunga in due circostanze, una di cinque anni e una di tre. Sono stati otto anni bellissimi. Per me il Genoa è comunque casa, un ricordo di vita importante. Sono arrivato in Serie B con una squadra che arrivava dalla C e in due anni siamo andati in Europa. Un Presidente particolare, col quale però ho avuto un gradissimo rapporto. La seconda volta che sono tornato, la società era in difficoltà e siamo tornati comunque in Europa al secondo anno. Grande legame con una tifoseria molto appassionata e calda, che soprattutto nelle partite in casa è valore aggiunto. Una bella piazza per fare calcio”. 

Su De Rossi e cosa ha dato al Genoa dal suo arrivo: “Coraggio. Ed è una grande dote per gli allenatori, e in generale è una grande dote in tutti i settori. È una squadra che ha recuperato, che ha fatto 3-3 a Cagliari, 2-2 con la Fiorentina, ha giocato con grande coraggio la partita con l’Atalanta in dieci dopo cinque minuti e per tutta la partita. Credo che, nonostante la classifica sia effettivamente difficile per il Genoa, domani dovremo raschiare il barile per mettere in campo le migliori risorse per vincere la partita. Abbiamo assolutamente necessità di vincere, soprattutto in questo momento“.

Infine, un passaggio su Pisilli in vista della gara di domani e della possibilità che a gennaio approdi proprio al Genoa: “Mi pare di aver già detto la mia due settimane fa. È u ragazzo molto interessante e bravo, anche nell’immediato e non solo in prospettiva. Ha trovato poco spazio nella Roma per le prestazioni di Cristante, Koné, El Aynaoui. Ho molta considerazione di Pisilli. Forse, come per tutti i giovani, sarebbe meglio giocasse di più: se lo facesse nella Roma, sarei contento. E comunque, in questo momento, non c’è spazio con tre centrocampisti e non è proponibile un suo allontanamento”. 


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