Alla vigilia della sfida di domani sera tra Genoa ed Inter, Cristian Chivu, tecnico nerazzurro, ha presentato il match del Ferraris: “Dovrà essere una gara perfetta nell’atteggiamento e nella voglia di fare la gara. Affrontiamo una squadra che sta bene, che ha ritrovato entusiasmo e punti dal cambio di allenatore. Andare a Genova per l’Inter non è mai stato semplice, servirà una gara con tutto ciò che si ha“.
Ha affrontato Fabregas e affronterà De Rossi e Palladino. Cosa state portando a livello di comunicazione e tattico come nuova scuola di allenatori? E che sensazione sarà affrontare De Rossi dopo 96 partite insieme alla Roma?
“Ce lo dovete dire voi, non possiamo dire che siamo diversi. Posso dire che abbiamo l’umiltà di dire che dobbiamo imparare da quelli più bravi, è sempre così: hanno più esperienze e partite. Dal punto di vista tattico si cerca di rubare qualcosa da ognuno. Daniele lo stimo e lo apprezzo molto, ho avuto di viverlo per quattro anni meravigliosi a Roma. Era più giovane di me, ma si è subito integrato nella realtà di quella squadra. Un capitano lo era anche prima di portare la fascia, Francesco era ancora in attività ma lui era sempre a disposizione del gruppo. Di lui ho sempre apprezzato l’intelligenza emotiva, calcistica e davvero fuori dal comune dal punto di vista umano. Ho un ricordo bellissimo, mi fa piacere parlare bene di lui perché è uno vero, leali, onesto e che apprezzo e stimo molto“.
Sulle assenze: “Abbiamo i problemi noti, Acerbi e Calhanoglu. Loro due sono indisponibili, oltre a Dumfries, Darmian, Di Gennaro e Palacios“.

