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Genoa Primavera | Sbravati: “Prestazione molto positiva. Orgoglioso di questo gruppo” – VIDEO

Al termine della partita tra Genoa Primavera e Atalanta Primavera (clicca QUI per leggere la cronaca), il tecnico rossoblù Jacopo Sbravati ha commentato la partita ai nostri microfoni.

Oggi è arrivato un pareggio importante e meritato. Nel finale, con Romano si è avuta la forza di pareggiarla. Un commento alla gara?

“Parto intanto dalla considerazione fatta, ossia che arriviamo da due sconfitte. Sì, ma una cosa dobbiamo tenerla ben chiara perché altrimenti perdiamo orientamento e bussola: siccome predichiamo quotidianamente e costantemente che la cosa più importante è la formazione dei giocatori e consentire al più alto numero possibile di nostri ragazzi di vivere la realtà della prima squadra e del calcio professionistico, il farsi deviare troppo da risultati, sconfitte e tante vittorie fatte all’inizio e il dire che si arriva da due sconfitte può portare ai ragazzi pressioni di cui non hanno bisogno, soprattutto se si parla di settore giovanile e di calcio giovanile in generale. Sicuramente questa è una categoria che richiede anche risultati e che prevede la permanenza nella categoria. Questo non significa non avere una mentalità vincente e non avere desiderio di vincere le partite, ma non devono diventare un assillo il pareggio in casa con il Lecce, la sconfitta di Verona che non era meritata e non sarebbe dovuto diventare un problema se oggi la avessimo persa, altrimenti perdiamo di vista l’obiettivo”.

“Oggi abbiamo affrontato un’avversaria di altissimo livello, forte e strutturata – prosegue Sbravati – Era una partita da cui uscire sconfitti sarebbe stato molto, molto penalizzante e ingiusto. Abbiamo concesso due conclusioni dai trenta metri nel primo tempo e una nel secondo tempo in occasione nel gol. Abbiamo fatto un po’ tutto noi, nel male e nel concedere, ma la squadra ha fatto una prestazione molto, molto positiva. Come ho detto loro a fine primo tempo, con qualche errore di troppo nella prima parte di gara, soprattutto dopo la riconquista della palla tendevamo a perderla. Sono veramente orgoglioso di questi ragazzi e faccio i complimenti a loro dal mio più profondo del cuore perché già da come hanno lavorato avevo la sensazione che questa striscia si interrompesse, perché non era meritata. Per fortuna il pareggio è arrivato col gol di Romano, una scintilla di cui abbiamo bisogno. Lui non si è mai fermato dal Mondiale. Sono contento per lui e per il gruppo, per come lavora e per come ha giocato oggi: i ragazzi meritavano quantomeno di pareggiarla”. 

Oggi questa squadra se la sono presa sulle spalle i ragazzi di maggiore militanza nel Genoa, Carbone su tutti. Anche il gol nasce da un dialogo con Zulevic, ma arriva al termine di un’azione insistita uscendo vincente da un duello con due giocatori dell’Atalanta. Il messaggio arrivato oggi è importante…

“Carbone incarna perfettamente i valori di uno che indossa la maglia del Genoa, la caparbietà, la mentalità mai perdente nel tentare sempre di ribaltarla o trovare il guizzo per diventare protagonista e fare una giocata. Gibertini era alla seconda gara dall’inizio. Questi ragazzi, da Carbone a Romano e Arata, sono da traino per chi arriva da ambienti diversi. Sono quelli che quotidianamente danno un esempio in positivo per le componenti che hai sottolineato. Così come è bello che fino alla fine i ragazzi non abbiano mai accettato di perdere la partita e abbiano cercato il gol. Sono veramente orgoglioso di loro: chiedo di mantenere equilibrio e tenere la bolla giusta. Il campionato è un campionato dove, a parte due o tre squadre, ne vede diciassette tutte dello stesso livello. Chi fa penultimo può fare terzo per quelle che sono le qualità della rosa. Bisogna essere sempre molto abbottonati nei giudizi e nelle analisi”.

Oggi avevate tante assenze. In tribuna c’erano tanti giocatori, da Klysis a Nuredini, da Grossi a Doucoure e Albè. Oggi queste assenze le avete “nascoste” bene e chi non avesse visto altre volte la Primavera avrebbe potuto pensare che non ci fossero grandi assenze nella rosa. Ci racconta qual è la situazione e chi può recuperare più presto?

“Che non si sia notata la differenza fa piacere perché vuol dire che tutti quanti lavoriamo nella stessa direzione, anche chi magari ha avuto meno opportunità finora. È positivo anche per noi. Novembre, purtroppo, è stato un mese dove, un giorno dopo l’altro, a parte l’unico problema muscolare che è quello di Nuredini, Albè si è tagliato in un contrasto a Verona; Klysis ha fatto un’iper-estensione del ginocchio a Cremona; Doucoure ha rimediato una botta sul quadricipite. La fortuna non è stata dalla nostra parte nel mese di novembre. La forza del gruppo e del lavoro, tuttavia, è andato a compensare bene, anche nelle non vittorie con Sassuolo e Verona. Chi è stato chiamato in causa a Verona, al di là del risultato, ci ha soddisfatto, al netto delle aree di miglioramento di ciascuno di loro. Se potrò recuperarne qualcuno entro Natale? Forse un paio. Per qualcuno dobbiamo aspettare che i punti si mettano a posto. Penso ad Albè e Doucoure. Si spera Klysis. Vediamo Nuredini: dipenderà da prossimi giorni. Qualcuno continuiamo di recuperarlo. Chi è stato chiamato in causa, però, si è fatto trovare pronto e questa è la cosa più importante”. 


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