Nella settima giornata di campionato c’è chi può ridere e chi può o deve piangere. Ride Allegri che ritrova Leao e la prima posizione in classifica con 16 punti. Rosicano Inter e Napoli, di più della Roma, inaspettata a 15 punti. Lacrima la Signora dopo la prima sconfitta in campionato che arriva dopo 5 pareggi, compresa la Champions.
Gli zero a zero hanno solamente mosso la classifica, confermando la crisi del gol per quasi tutte le squadre: 11 reti realizzate in 10 gare, un record negativo del campionato italiano, come ancora 4 squadre a secco di vittorie: Verona, Fiorentina, Genoa, Pisa.
Continuano ad essere pochi i giocatori italiani in campo dal primo minuto, solamente il 27%. Il calcio italiano si consola: il capocannoniere è Orsolini.
Un incubo in fondo alla classifica per Fiorentina, Genoa e Pisa. Nessuno, in estate, in particolare per la Viola e i rossoblù a quarti, si poteva immaginare un inizio così difficile: basta leggere le griglie di partenza ad inizio stagione. Una realtà che non piace alle società e spaventa le tifoserie.
Arbitri in campo: tanti internazionali, ma protagonista è stato il calcio. Solamente un neo: peccato che Marinelli di Tivoli abbia dato ascolto al VAR Abisso concedendo il solito “rigorino” per un fallo neanche chiaro nei replay contro la Fiorentina, anche Rocchi nella sua condanna.
Lecce-Sassuolo 0-0
Partita non bella, probabilmente anche noiosa per gli spettatori presenti. Mancate le emozioni, non solo del gol. I salentini ci hanno provato all’inizio con scarsi risultati, il Sassuolo nella ripresa sprecando l’unica azione creata.
Pisa-Verona 0-0
Gilardino si accontenta, consapevole dei problemi della squadra. Il Verona ha creato più occasioni, sprecandone troppe. Anche il tecnico veronese si accontenta: un punto fuori casa muove la classifica.
Torino-Napoli 1-0
Simeone, l’ex, ha fatto piangere Conte e il Napoli, infilando una difesa imbarazzante in occasione della rete, errore che ha provocato la seconda sconfitta in campionato. Aggressivo il Ciuccio, in contropiede il Toro tentava di incontrarlo spesso. Domina il secondo tempo il Napoli, crea tante occasioni ma impensierisce poco il portiere Israel. “Conte, meno risultati”, scrivono a Napoli. Conte non riesce a trovare il giusto mix tra il vecchio e il nuovo della rosa.
Il Torino, con grinta, cuore e voglia, ha portato via tre punti al Napoli, raggiunto in classifica dall’Inter. Bravo mister Baroni: è la terza gara consecutiva che mette il bavaglio al gioco di Conte. Il doppio centravanti di Baroni ha messo in crisi la fase difensiva napoletana; il 3-5-2 del Toro ha sfruttato al meglio la superiorità nel cuore del gioco.
Roma-Inter 0-1
Gasperini cerca di consolidare la fase difensiva ma, ad inizio gara, viene fregato da un errore, poco digerito, che ha permesso al biscione di fare gol e tenerlo fino alla fine.
Si sveglia tardi la Roma: in quindici minuti ha messo a soqquadro la difesa nerazzurra. Sesta vittoria consecutiva per Chivu. Sommer ha salvato i nerazzurri. Gasperini, quando gli attaccanti sul campo dei giallorossi capiranno i suoi insegnamenti, daranno fastidio a chi pensa di giocarsi le posizioni Champions senza di loro.
Como-Juventus 2-0
Nico Paz affloscia la Signora e il Real Madrid lo reclama già a gennaio. Yildiz, invece, non illumina la Juventus che viene raggiunta dal Como in classifica. Troppo opaca la Juventus di Tudor, che incassa la prima sconfitta in campionato.
Società lariana contestata con 15 minuti di silenzio per la partita da giocare in Australia, consolata dalla lezione data ai bianconeri sul piano del gioco dopo due pareggi nelle precedenti gare.
Sul campo la Juve non brilla, ancor di più in società, con pochi che masticano calcio, eccetto Chiellini.
Cagliari-Bologna 0-2
Lezione di Italiano sull’isola sarda, seconda vittoria consecutiva per tornare in alto in classifica. Il Cagliari, dopo il gol di Orsolini, è scomparso dal prato verde e graziato dal Var per il rigore non concesso.
Atalanta-Lazio 0-0
Pareggio stretto per Juric per una Dea bendata che ha creato occasioni ma non è riuscita a perforare una Lazio ordinata, salvata dal portiere Provedel. Secondo pareggio consecutivo per l’Atalanta. La Lazio si porta a casa un punto e Sarri comincia a vedere un po’ del “sarrismo” con gli scambi rapidi nel centrocampo orobico. Juric invece ha puntato a sfruttare le corsie laterali. Juric e Sarri dovranno cercare di eliminare i tanti errori in fase di costruzione del gioco.
Milan-Fiorentina 2-1
Diavolo di un Leao, gioca al primo minuto e ribalta la Fiorentina. Allegri capolista. Viola su di giri, arrabbiata per il solito rigore concesso, probabilmente non da rigore. Allegri, pur avendo perso Pulisic, Rabiot, Loftus-Cheek, non si è scomposto. Si sarebbe accontentato del gioco a “muso corto” del primo tempo, palleggiando a centrocampo. Leao invece, se utilizzato bene, può fare la differenza. La Viola gela San Siro bucando Maignan dopo un rimpallo sulla schiena di Gabbia e Gosens deposita la sfera in rete. Pioli a rischio panchina? No, confermato il giorno dopo. Albert è subentrato dopo il 70° minuto.
Cremonese-Udinese 1-1
Si è ripresa la Cremonese dopo la sconfitta con l’Inter prima della sosta, meritava di più dei friulani con due legni colpiti. Vardy, lanciato dal primo minuto, ha sprecato un gol solo davanti al portiere Okoye, recuperato dopo la squalifica. Se Vardy non ha fatto gol, Zaniolo ha salvato i friulani dalla sconfitta. Classifica tranquilla per Nicola e Runjaic: grigiorossi decimi in classifica con 10 punti nella parte sinistra, Udinese 9 punti all’undicesimo posto.
Genoa-Parma
Altro pezzo domani. Articolo troppo lungo in generale, che potrebbe trasformarsi in un tormentone, in un mondo che ormai viaggia via internet anche con l’intelligenza artificiale, poca, che per premura non si fanno analisi per cercare i rimedi alla ricerca del risultato. Come sempre nel calcio, conta solamente il risultato.
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