Un trio alla terza di campionato con un vecchio allenatore e due che dovevano fare fatica, in particolare Allegri, per tenere il Diavolo fuori dall’inferno. Gasperini si è trovato qualcosa di preparato dallo scorso anno da Ranieri ma sta facendo fatica a trovare il suo marchio di fabbrica: vince con cinismo, una buona strada per andare avanti. Conte, meraviglia, sembra aver perso le doti della fase difensiva. La Juve di Tudor insegue, reduce da tre pareggi senza centravanti titolare.
Tante rose in testa alla classifica con spine: Allegri rimette in campo Leao e la sua indolenza, Conte alle prese con la rabbia di De Bruyne dopo due sostituzioni con più di mezz’ora da giocare, Tudor con il rebus Vlahovic. Guai se la Signora lo consegnasse a gennaio al Diavolo: lo scudetto sarebbe quasi già assegnato prima del giro di boa, considerato che sono fuori dall’Europa.
In fondo alla classifica non hanno vinto una gara Fiorentina, Verona, Pisa, Genoa, Lecce; in zona rossa la più inaspettata è il Genoa, con due reti fatte e sette subite.
Sono arrivati i gol di tanti bomber attesi alla quinta di campionato, con una chicca del più giovane: Camarda del Lecce. Difficile continuare a giudicare arbitri e VAR dopo quello visto al Meazza con Chiffi in campo e Marini al VAR, Manganiello a Pisa al VAR Pezzuto, lasciando da parte il giovane Perenzoni salvato da Gariglio al VAR. E la conferma di Collu e Maggioni al VAR a Parma. Si ha l’impressione che sui campi succeda tutto il contrario di quello che prevede il regolamento arbitrale e il protocollo VAR, oltre alle probabili raccomandazioni fatte da Rocchi e dal suo staff per arbitri e VMO riuniti a S. Rita di Cascia durante l’ultimo ritiro di agosto.
Como–Cremonese 1-1
Il Como continua a illudersi: solo Nico Paz fa gol. Un altro rosso ingenuo, Martinez che patisce la marcatura a uomo e colpisce l’avversario a gioco fermo. Tirano di più i lariani, fanno fare bella figura al portiere della Cremonese, si fanno rimontare e rischiano anche di perdere nei minuti finali. La squadra di Nicola mantiene l’imbattibilità e sale a 9 punti in classifica. Nicola dimostra di essere sempre sul pezzo della Serie A.
Juventus–Atalanta 1-1
Trema la Signora contro una Dea tosta. Va in svantaggio e deve aspettare il 35’ del secondo tempo per pareggiare grazie a un errore grossolano difensivo della squadra di Juric, con Cabal appena subentrato al posto di Bremer. Uscita che allarma i tifosi bianconeri. Avanza Juric, si ferma Tudor alla caccia del Napoli.
Cagliari–Inter 0-2
Terza vittoria stagionale per l’Inter con il solito Lautaro, sempre in gol con i sardi: 12 gare, 12 gol. Prima rete anche di Pio Esposito, centravanti subentrato a Thuram, che verrà utilizzato anche da Gattuso prossimamente. Alzato il baricentro, i sardi hanno fatto strisciare il biscione lasciando tanti spazi davanti alla propria area, mal sfruttati da Chivu e i suoi ragazzi.
Sassuolo–Udinese 3-1
Riscatto del Sassuolo grazie al primo squillo di Berardi, con assist-gol per Laurienté e Koné nei primi 15’ di gioco, contro i friulani con la fase difensiva rimasta nello spogliatoio. Gara che potrebbe riaprirsi grazie all’abbaglio dell’arbitro Perenzoni e del VAR Gariglio che cancellano 2 rigori a favore dei bianconeri dell’Est. Dopo il primo tempo disastroso, nel secondo si sveglia l’Udinese e va in gol con Davis. Runjaic lancia in difesa un giovane del 2008, Palma, tedesco-italiano, grande e grosso ma fregato dall’emozione sui gol degli emiliani.
Pisa–Fiorentina 0-0
Fiorentina ancora senza vittoria e Kean ancora a secco, due gol annullati. Meritavano di più Gilardino e i pisani: un palo, una traversa e un rigore negato, fotocopia di quello concesso al Bologna contro il Genoa. Un altro gol annullato per un fallo di mano. Terzo pareggio per i viola, sempre in trasferta: certifica la crisi di Pioli, che non riesce a sbloccare la matassa del gioco, passando anche alla difesa a tre con Gudmundsson assente. Fiorentina più preoccupata a non prenderle che a darle. Pari che va molto stretto a Gilardino, che ha giocato una buona partita con sostituzioni azzeccate.
Roma–Verona 2-1
La Roma vince. Gasperini non si nasconde: afferma che hanno faticato contro un Verona che è andato tante volte vicino al gol. 12 punti per Gaspe, che ha blindato la difesa con quattro clean sheet che hanno portato altrettante vittorie. Il Verona si lamenta per due errori arbitrali: il primo gol giallorosso causato da una trattenuta di Pellegrini e il gol annullato a Orban per un fallo di mano. Tanta fatica per la Roma, salvata dal portiere Svilar, che ha sventato tanti buoni propositi veronesi.
Lecce–Bologna 2-2
Pareggia al 94’ il Lecce con il primo gol del giovane Camarda. In vantaggio i salentini, raggiunti sul finire del primo tempo con un rigore di Orsolini, subito decretato da Fourneau senza revisione VAR. Tre pali per i salentini, più abili nelle ripartenze, specialità di mister Italiano. Reclamano anche un rigore per fallo di Ferguson su N’Dri. Italiano, andato in vantaggio, è salvato dalle parate di Skorupski. Felsinei in panne anche dopo il vantaggio con Odegaard, rinchiuso in un gioco inconcludente.
Milan–Napoli 2-0
Vince e convince il Diavolo di Allegri con il “corto muso”, però di qualità. Conte incassa 6 reti in tre gare: sotto il Vesuvio colpa degli infortuni o del turnover con vista Champions? Dopo un primo tempo al MAX, Allegri con la nuova posizione in campo di Pulisic sulla trequarti, in sintonia con le giocate di Modric, anche in inferiorità numerica i rossoneri hanno dimostrato che la cura dell’allenatore funziona. Conte attacca ma anche in superiorità numerica per mezz’ora non riesce a far gol, anche per meriti di Maignan, neppure cambiando tutte le stelle delle scorse partite: Hojlund, McTominay, De Bruyne, Lobotka, Politano. Pensa già allo Sporting di mercoledì sera?
Parma–Torino 2-1
Perde il Toro in casa del Parma, un brutto KO per mister Baroni. Partita con poche emozioni. Al centro dell’attenzione l’arbitro Collu e il VAR Maggioni, gli stessi di Bologna–Genoa, con rigore e direzione discutibile. Il pareggio sarebbe stato più giusto sul piano del gioco. I ducali, il primo tiro in porta lo hanno fatto col calcio di rigore, il secondo con l’errore granata su palla inattiva: corner letali.
Genoa–Lazio
Già detto tutto nel pezzo di ieri: a caldo e a freddo, diversi motivi di preoccupazione nel mondo genoano. Qualche genoano ne ha subito approfittato per diventare nuovamente “Pasquino” al primo intoppo, scrivendo lenzuoli senza firmare.

