Lecce-Milan 0-2
Il Diavolo vince e si rimette in carreggiata solamente per il risultato e per merito di un Lecce che cerca di affondare ma difficilmente impensierisce il portiere avversario. Una boccata d’ossigeno per Allegri per lavorare con serenità, visto che i problemi non sono diminuiti rispetto all’esordio in campionato. Di Francesco attacca, cambia tutti gli esterni, manda dentro il nuovo centravanti al posto del giovane Camarda (in campo 45’), ma trova difficoltà nel battere a rete. Marinelli, l’arbitro, per due volte ha spiegato l’intervento del Var, anche senza il tutor della dizione.
Cremonese-Sassuolo 3-2
Non solo per una notte la squadra di Giachetta, direttore sportivo lombardo, è in testa alla classifica da neopromossa. In vantaggio 2-0, i grigiorossi si fanno raggiungere dall’altra neopromossa, il Sassuolo, punito al 94’ da un calcio di rigore. Tanti gli errori difensivi del Sassuolo, ma anche la squadra di Nicola deve migliorare. Guida di Torre Annunziata ha fischiato due rigori senza l’intervento del Var.
Bologna-Como 1-0
Il Bologna vince la prima in campionato, il Como perde la seconda. Partita tattica con Italiano che ha imbrigliato il Como dei miracoli visto contro la Lazio, non facendolo ragionare nelle ripartenze dal basso e marcando a uomo la stella Nico Paz. Primo tempo alla camomilla per entrambe, solo un guizzo di Orsolini e poi il gol nella ripresa. Fabregas non avrà gradito: il Como milionario prova sempre a giocare ma non è mai letale. Bravo Italiano a chiudere tutti i varchi ai lariani.
Parma-Atalanta 1-1
La Dea di Juric non decolla: va in vantaggio ma si fa trafiggere da Cutrone, ultimo arrivato in Emilia, lasciato solo davanti alla porta bergamasca. Rispetto ai tempi di Gasperini, l’Atalanta fatica maledettamente a trovare il gol: problema non da poco per competere ai livelli del passato. Parma con tanto da lavorare, ma se il giovane allenatore Cuesta non trova il giusto equilibrio farà fatica in Serie A.
Napoli-Cagliari 1-0
L’assenza, il peso e il fisico di Lukaku si sono fatti sentire contro i sardi nell’area affollata. Conte ha detto che per vincere serve pazienza, leggermente deluso perché non sono stati bravi ad attaccare i 16 metri davanti a Caprile, il migliore in campo. Lucca non è Lukaku e sembra faticare a capire i meccanismi partenopei. Cagliari difensivo da ultima di campionato, non da seconda giornata: senza la zampata di Anguissa al 95’ avrebbe portato un punto d’oro sull’isola. De Bruyne in chiaro-scuro ha toccato con mano come sia difficile giocare in Serie A, dove la tattica domina sulla tecnica.
Pisa-Roma 0-1
Gasperini conquista la Roma giallorossa, in testa alla classifica dopo due giornate. Tanto lavoro ancora da fare per far fiorire i meccanismi del “Gaspe”, ma già due vittorie. Peccato per il Pisa di Gilardino, che nel primo tempo aveva capito di poter far male alla Lupa, sprecando due clamorose occasioni davanti a Svilar. Bravo Gilardino a tenere botta con fisicità e tattica, ma i gol sbagliati hanno fatto la differenza, oltre al fiato corto. L’ingresso di Dybala ha illuminato i giallorossi: un jolly che Gasperini userà nelle gare complicate.
Torino-Fiorentina 0-0
In campo e in panchina per il Torino: Simeone, Ngonge, Adams e Zapata. Per la Fiorentina: Kean, Piccoli, Dzeko. Nessuno di questi attaccanti ha fatto tremare la rete. La tattica ha annullato tutto, giusto il pari. Torino fisico, Pioli non ha trovato soluzioni. Alla fine soddisfatto per aver giocato con due centravanti, sottolineando che solo l’Inter lo fa con continuità. La differenza per la Viola non è il modulo: serve che Albert ingrani.
Inter-Udinese 1-2
Dumfries segna, poi blackout nerazzurro: l’Udinese colpisce due volte in mezz’ora. Dopo le 5 sberle al Torino, il Meazza si è interrogato sul buio interista tra il 10’ e il 40’ del primo tempo. Ripresa all’arrembaggio per il Biscione, ma più confusione che idee, anche con 4 attaccanti. Runjaic non è stato bravo ad approfittare degli spazi per chiuderla.
Lazio-Verona 4-0
Dopo le sberle di Como, la Lazio travolge il Verona nel primo tempo, con l’Aquila che vola per quasi tutta la gara. All’Olimpico il Verona è spettatore assente: Sarri vola, ma non è “sarrismo”. Zanetti cambia tre giocatori all’intervallo, ma poche fiammate. Lazio dominante, biancocelesti ancora pericolosi anche nel finale.
Genoa-Juventus 0-1
Sconfitta immeritata per il Vecchio Balordo, lontano parente della prestazione fatta contro il Lecce alla prima. Leali compie un miracolo, Di Gregorio almeno due, graziato anche da un palo. Il pari sarebbe stato più giusto, senza lo zampino di Chiffi, che ha applicato una norma ma non il Regolamento, lasciando il Genoa in 10 a subire gol.
La Juventus è in testa alla classifica vincendo due gare da provinciale, grazie a Vlahovic che parte dalla panchina. Tudor, da ex, preferisce David arrivato a parametro zero. Il calcio è mistero: Vlahovic capocannoniere dopo due giornate da separato in casa.
Genoa a secco dopo due giornate. Premiato dal pubblico e dalla critica nazionale per l’idea di gioco e il coraggio, pur senza la qualità di Stanciu e Ruslan. Il primo forse ha patito l’intensità, il secondo è mancato nella costruzione al pari di Valentin Carboni, poco preciso nei passaggi.
È piaciuto il Vecchio Balordo per la sua strategia tattica variabile e le marcature a uomo. Anche Gatti, roccioso difensore bianconero, ha definito il Genoa “tosto”.
Genoa, il presidente Sucu in visita alla Badia di Sant’Andrea

