Ceduto nel giro di 48 ore dal Genoa all’Atalanta la scorsa estate, in meno di una settimana dall’Atalanta all’Al-Qadisiyah: è la storia di Mateo Retegui, che in club di Serie A non ha orbitato due sole stagioni e che adesso, salvo ripensamenti dell’ultimo minuto da parte della Dea e del calciatore, prenderà la direzione dell’Arabia.
L’Atalanta incasserà una cifra molto vicina i 70 milioni di euro, pressoché il triplo della cifra alla quale lo aveva acquistato portandolo a diventare il capocannoniere dell’ultima Serie A sotto l’ègida di Gasperini. Non solo, quindi, il massimo campionato italiani perde il suo più recente capocannoniere, ma anche la Nazionale vede uscire dai radar il suo centravanti titolare, che andrà a guadagnare 80 milioni in quattro anni.
È la storia di un calcio che è profondamente cambiato ed è, soprattutto, la storia di un calcio italiano che non ha più la forza di stare al passo con le offerte che arrivano da altri lidi, più competitivi (come la Premier League) o più remunerativi (Pro League emiratina o Roshn Saudi League).
Rassegna Stampa | Genoa in chiusura per Carboni. Spunta nome di Facundo González

