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Rassegna Stampa del 6 Marzo, Ayroldi fermato e Rocchi “senza parole”. Genoa verso 100 milioni di ricavi

GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA

CORRIERE DELLO SPORT – Le tematiche arbitrali tengono banco anche a due giorni da Inter-Genoa e viene descritto un Rocchi “senza parole” dopo la prova di Ayroldi a San Siro e una on field review “paradossale”. “Quello che è successo lunedì sera a San Siro ha lasciato Rocchi senza parole – scrive il quotidiano sportivo – È il primo a capire che si può sbagliare, a difendere i suoi ragazzi, ma l’OFR sul rigore che non era tale finita con la conferma della decisione presa è stato troppo”.

GAZZETTA DELLO SPORT – Anche la Gazzetta dello Sport dedica spazio alla questione arbitri e parla senza mezzi termini di “flop“, con la ventisettesima giornata che ha portato alla ribalta (in negativo) gli arbitraggi di Di Bello, Marchetti e Ayroldi. Quest’ultimo sarà sospeso per un paio di turni, poi ripartirà dalla Serie B. Non escono rinfrancati dall’ultimo turno neppure gli uomini al VAR perché “da Lissone avrebbero dovuto mostrare un’immagine in più (da dietro i giocatori) e più chiara all’arbitro“. Insomma, un pasticcio ben riassunto dal richiamo che fa il quotidiano sportivo: “Per i vertici arbitrali Frendrup-Barella non doveva essere rigore già in campo. Ancor più dopo il VAR“. Spazio anche alle parole del Presidente Zangrillo ad “Un giorno da pecora” (clicca QUI per leggerle), trasmissione radiofonica della Rai. “Ingannati da calciatori pagliacci” il virgolettato scelto per darne diffusione.

REPUBBLICA – Un unico articolo all’interno dell’edizione genovese di Repubblica per parlare di due argomenti: le parole molto chiare del Presidente Zangrillo ad “Un giorno da pecora” (clicca QUI per leggerle) e un breve passaggio di un’intervista, comparsa anche sul Secolo XIX, al CFO rossoblù Stefano Vincis. “Con quel rigore hanno preso in giro il Genoa e i suoi tifosi” sono le parole attribuite a Zangrillo e riprese più diffusamente nel corpo dell’articolo. Assai interessante anche il passaggio legato alle dichiarazioni del CFO Vincis che parla e anticipa del prossimo bilancio, che sarà approvato la prossima primavera. “L’esercizio 2023 si chiuderà con un patrimonio netto tra i più alti in assoluto del Genoa recente – spiega Vincis – Tra i 10 e i 15 milioni, il triplo di quello passato che era stato di 5 milioni. Risultato storico, effetto della transazione fiscale, strumento utilizzato all’interno della ristrutturazione del debito e che è stato utile non solo per la nostra società ma anche per l’erario e per tutti coloro, persone giuridiche e fisiche, che avevano rapporti col Genoa. Questa politica di risanamento consentirà al Genoa di esprimere incredibili potenzialità”. Sottolineata ancora una volta anche la voce dei costi del lavoro, scesi a 46 milioni e ancora da abbattere.

SECOLO XIX – Come detto, il colloquio con il CFO Vincis prosegue anche all’interno del Decimonono, dove spazio viene dato ai 100 milioni di ricavi che il Genoa toccherà in questa stagione. Un calcolo che arriva dalla somma di tante voci. “Il ritorno in Serie A ha dato grande slancio al processo di risanamento dei conti del club: i numeri della stagione 2023/24 dicono che il monte ingaggi è passato dagli oltre 70 milioni di due anni fa ai 45-46, prestiti compresi – scrive il Secolo XIXPoi i diritti tv, 45 milioni. Il ticketing e l’hospitality hanno portato nelle casse rossoblù 10-12 milioni, raddoppiati rispetto al 2022. Dal marketing e dalle sponsorizzazioni adesso il Genoa porta a casa una decina di milioni, altri 3-4 dal merchandising. Per quanto riguarda le cessioni, da Dragusin, Lipani e Semper sono arrivati una trentina di milioni, a cui potenzialmente possono esserne aggiunti altri 10 di bonus. Si arriva a quota 100 milioni di fatturato“. Non è l’unico approfondimento di giornate perché ve n’è un secondo dal titolo “Fiaschi per fischi” il cui contenuto è chiaro: si parla di arbitraggi ed errori, a partire dall’ultimo di Ayroldi che lo porterà alla sospensione per alcuni turni. Spazio, nel cuore dell’articolo, anche per le parole del Presidente Zangrillo.

TUTTOSPORT – “Inter, non ne hai bisogno“. Di cosa verrebbe da chiedersi? Ma chiaramente di aiuti arbitrali, o “aiutini” come scrive Tuttosport, che questa mattina amplia il dossier di episodi  a favore dei nerazzurri, già lanciati da mesi verso la vittoria del ventesimo scudetto. “Sui social spopola la “Marotta League”: Genoa danneggiato all’andata e al ritorno, l’ira dell’Atalanta e gli strali del Verona. La capolista sotto attacco” scrive il quotidiano sportivo, che prosegue: “In Italia chi vince è accompagnato dai sospetti: ora tocca ai nerazzurri“. Spazio anche alle parole di Zangrillo (“Via io, al posto della squadra…“) e per un ulteriore editoriale che ritorna sull’arbitraggio di lunedì sera: “Dai Inter: sei troppo forte, e pure bella. Non hai bisogno di aiutini. Né di certe sceneggiate di Barella, giocatore formidabile ma quasi ostinato nel cercarsi antipatie che davvero sarebbe più facile, e opportuno, evitare“.


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