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Derby Primavera, Genoa vince a Bogliasco sotto gli occhi di Blessin. Decide Ambrosini

La temperatura invernale percepita a Bogliasco, al “Tre Campanili”, fa da contorno al Derby Primavera del girone di ritorno. Molte nuvole, vento, freddo, almeno 400 tifosi presenti alla gara, bagnata solo da qualche piccola goccia di pioggia. Presente, oltre al Responsabile del Settore giovanile rossoblu, Michele Sbravati, anche mister Alexander Blessin assieme a tutto lo staff tecnico completato da vice Zdrilic e dai collaboratori Murgita e Ekert, nonché dall’Assistant General Manager rossoblu, Marcel Klos. In casa blucerchiata presente il Presidente Marco Lanna oltre a Invernizzi e Nicolini.


LE FORMAZIONI UFFICIALI 

SAMPDORIA (3-4-2-1): Saio; Migliardi, Villa, Bonfanti; Somma, Bonavita, Yepes, Bianchi; Malagrida, Di Stefano; Montevago. A disposizione: Tantalocchi, Samocchi, Pozzato, Bontempo, Sepe, Dolcini, Polli, Chilafi, Leonardi, Porcu, Musso, Conti. Allenatore: Felice Tufano

GENOA (4-3-1-3): Mitrovic; Marcandalli, Gjini, Calvani, Boci; Nesci, Sadiku, Besaggio; Macca; Sahli, Ambrosini. A disposizione: Corci, Ascioti, Biaggi, Bolcano, Ghigliotti, Ambrosini, Parodi, Palella, Bornosuzov, Vassallo, Accornero, Losomba. Allenatore: Luca Chiappino


LA PARTITA

In casa Genoa mister Chiappino opta per un cambio di modulo: si passa al 43-1-2 con Macca alle spalle dei due attaccanti Sahli e Kallon. Dopo 30 secondi gioco subito fermo e grande apprensione in campo per uno scontro aereo tra Kallon e Migliardi: l’attaccante rossoblù verrà portato fuori in barella, immobilizzato, e successivamente portato in ospedale per alcuni esami di controllo per un trauma facciale (dopo un iniziale svenimento, il giocatore ha subito ripreso conoscenza. Gli esami svolti in ospedale successivamente, visto il colpo allo zigomo, hanno dato esito negativo).

La gara riprende con Ambrosini al posto del numero 20 rossoblu e si conferma molto fallosa, complice anche un arbitraggio (Enrico Maggio della sezione di Lodi) non sufficiente nei primi 45 minuti di gioco come testimonieranno i soli 5’ di recupero a fronte di un gioco fermatosi per almeno 8/9. Nel complesso, le occasioni maggiori sono di marca rossoblù: a ridosso della mezz’ora Macca impegna Saio nei deviare in calcio d’angolo, mentre nel finale di tempo è Besaggio a cercare un destro a giro che termina di pochissimo all’infuori dell’incrocio dei pali.

Ad inizio ripresa Saio chiude subito lo specchio ad Ambrosini, che sbloccherà il punteggio e porta i rossoblu in vantaggio al 52 battendo il portiere blucerchiato a tu per tu. Il Genoa continuerà a contenere la Sampdoria che ricercherà il pareggio, ma che al 76′ rimarrà in dieci per il doppio giallo ai danni di Yepes.

Negli ultimi minuti mister Chiappino butta nella mischia Accornero, Vassallo e Bornosuzov per cercare di rimpolpare il centrocampo, ma soprattutto di tenere il pallone già lontano possibile dalla propria porta. Al minuto 82′ traversa di Boci che sarebbe valsa il raddoppio, nel finale partita con continui ribaltamenti di fronte con entrambe le formazioni visibilmente in debito d’ossigeno. Al triplice fischio è vittoria rossoblu: Genoa che sale a quota 33 punti allungando leggermente sulla zona playout. Settimana prossima si torna a Begato dove arriverà la Fiorentina. Sampdoria che resta ferma a quota 41.


LA FOTOGALLERY


Genoa, la sequenza della scivolata di Blessin sotto i Genoani – VIDEO

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