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Signori si cambia

Dopo un altro brutto autunno in casa Genoa, in questi primi giorni di novembre la nuova proprietà americana, prima di chiudere il closing entro pochi giorni, ha fatto il primo passo e non potendo cambiare le carrozze ha cambiato il capotreno sul campo. Adesso è difficile capire se il treno della vita del Vecchio Balordo possa cambiare con l’arrivo di Shevchenko considerato che le carrozze sono sempre le stesse.

Nei prossimi giorni ci sarà la chiusura, il passaggio dopo svariati mesi di trattative  e l’effettivo trasferimento dal venditore al compratore della titolarità delle azioni, delle quote del Genoa.

Difficilmente si saprà il contenuto di questo closing. I fondi hedge sono fondi comuni speculativi per investitori sofisticati con patrimoni importanti. Sono fondi privati e non pubblicano né bilanci né spiegano le strategie adottate dell’operazione effettuate.

Il fondo 777, come tutti i fondi hedge, tende ad avere rischi alti, rendimento alto, e mira a investire in situazioni speciali: l’operazione Sheva non sarà legata ai problemi tecnici del futuro, anche immediato, del Genoa.

Sheva è un allenatore valido e cercherà di vedere e capire i calciatori in rosa con la sua filosofia di gioco e, oltre la tranquillità, dovrà trasmettere qualcosa d’altro tecnicamente, difficile da vedere dopo quello ammirato nelle prime dodici giornate di campionato.

Chiaramente se la lotta per la salvezza dovesse coinvolgere il Genoa bisognerà capire quanto possa dare in termini non solo di solidità, perché in quella zona rossa la tranquillità si perde a livello di temperamento. Di solito se una squadra ha grosse difficoltà per tanto tempo molto dipende non solo dagli infortuni, ma dai programmi estivi della società .

Nell’ultima intervista Sergio Rossetti, giocatore simbolo del Genoa, ha detto: “le cose bisogna prima volerle, poi cercare di realizzarle. Nessuno parla mai prima di voler fare qualcosa di importante e poi ci si ritrova troppo spesso nella situazione degli ultimi anni del Grifone, una situazione in cui si deve sempre rincorrere”. Ecco, in tal senso il Fondo 777 ha cambiato la filosofia del Vecchio Balordo del passato.

I 777 che hanno acquistato il club fino alla nomina dell’ucraino allenatore del Genoa si sono dati poca visibilità, solo un primo contatto con la Nord e con il Sindaco, presentando programmi all’estero sul Ferraris e non esternando tutto quello che desiderano fare. Adesso lo scenario sembra essere cambiato con l’arrivo dell’ex ct dell’Ucraina che dovrà essere corroborato da un management.

Le lezioni per la vecchia proprietà non sono contate a nulla, non sono state messe a frutto e rischiano di oscurare i 15 anni di Serie A, non sarebbe giusto. Sicuramente è stato un obiettivo raggiunto con le unghie, specialmente nell’ultimo quindennio.

Gli errori sul piano tecnico nel fare squadre senza consulto con allenatori, direttore sportivo  e loscouting mandato in giro per l’Europa sono stati solo e sempre gli stessi, con l’unico obiettivo da continuare a tenere in vita: le plusvalenze. Operazione non del tutto sbagliata se però si fosse investita parte di queste ultime in altre operazioni pronte a garantire altre plusvalenze, invece di assicurare solo lauti guadagni a procuratori e agenti e contratti pluriennali a calciatori che hanno poco da fare con la Serie A.

L’errore degli allenatori del passato non aver interagito – o averlo fatto poco – con il settore giovanile e i suoi dirigenti, la cassaforte per cui il Vecchio Balordo ha continuato a giocare in A negli scorsi anni.

Shevchenko e Tassotti mandate qualcuno a vedere la Primavera, parlate con il management del settore giovanile, potreste avere qualche problema in meno nel fare la formazione.

Adesso gli americani amanti del business, come tutti i fondi di investimento, avranno capito che bisognerà cambiare rotta da parte chi gestirà il prossimo calciomercato dal primo gennaio 2022 (anzi già da oggi) ascoltando chi deve far girare e far funzionare la squadra.

Altrimenti col cambiare solo il tecnico con Shevchenko non si può altro che temere il peggio come non sarebbe né giusto, né onesto, né ammissibile per un popolo che sta perdendo lo smalto da genoano e anche di calciofilo: basta contare il numero dei biglietti venduti e lo sconforto di una stadio non al 75%, ma neanche al 50%.

I 777 partners devono fare sognare e non  far addormentare i genoani solo  con molte illustrazioni nel testo.

Buon Lavoro 777 Partners , buon lavoro Shevchenko!

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