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Sesta giornata

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Saltati dalla terza alla sesta giornata di campionato perché il calcio non ha più tempo. Il Tempo nel calcio non è un grande maestro e sta uccidendo i tifosi. È stato difficile scrivere un giorno sì e uno no sulle vicende della quarta e quinta giornata di campionato.

La classifica dopo 6 giornate di campionato racconta della “fughetta” del Napoli di Spalletti. Se non si vuole chiamare fuga è allungo del Ciuccio napoletano. Il ruolino di marcia di Spalletti è da prime posizioni finali in classifica: se vittorie su sei arrivate con il bel gioco, con Osimhen e Insigne mattatori, ma con una caratteristica che porta Spalletti ad essere tra i favoriti: incassare pochissimi gol.

Il Milan funziona continua con il suo gioco anche senza Ibra e Giroud. Gli artefici di questa continuità del Diavolo sono Maldini e Massaro come ai tempi della Signora che viaggiava e vinceva con Marotta e Paratici. Nel calcio attuale la differenza la fanno le società e i dirigenti. Il sogno della famiglia Madini, dal Nonno al Nipote, tutti al Milan e in gol. Bravo Pioli, il gol di Maldini Jr è stato realizzato da un classe 2001 e generato da un 2000, Kalulu.

L’Inter di Simone Inzaghi dopo la partenza al fulmicotone e il calendario facile al primo ostacolo si è arenata incontrando l’Atalanta di Gasperini, che è ritornata. La Dea ha confermato le proprie ambizioni, Gasperini si interrogherà se era più forte la squadra dello scorso anno. Soddisfazione per i bergamaschi quella di vedere gli interisti giocare in contropiede.

La Roma di Mourinho ha perso l’appeal dell’allenatore perdendo due gare nel trittico settimanale: la fatal Verona ha lasciato il segno, la sconfitta nel derby ha scombussolato  l’ambiente giallorosso fuori da Trigoria. Perdere un derby non si digerisce facilmente sotto il cupolone per di più con un gol di Pedro il ripudiato da  Mou.

La sorpresa in alto è la Fiorentina. Sorpresa fino ad un certo punto considerato che Italiano. oltre avere idee e gioco, è stato aiutato dagli americani a coprire tutte le manchevolezze degli scorsi anni con agli acquisti mirati, in particolare quello di Torreira. La Fiorentina all’Italiano gioca per Vlahovic: il serbo c’è anche se ad oggi ha realizzato 4 gol di cui 3 su rigore.

La Lazio con la vittoria nel derby ha fatto passi avanti in classifica e Sarri è stato trasportato dall’Aquila sul Cupolone. Il dubbio resta se il “sarrismo” ha attecchito considerato che Immobile fa fatica fare gol e le reti nella stracittadina sono arrivate con catenaccio e contropiede: Brera dal terzo anello gode.

La favola è l’Empoli di Andreazzoli, ottava in classifica dopo sei giornate. Risultati che arrivano attraverso il gioco. La forza di Andreazzoli è quella di insegnare calcio, la consapevolezza è quella di essere un Empoli con un obiettivo preciso: crescere giovani, valorizzarli come nel passato e salvarsi il prima possibile.

Ad otto punti c’è il Bologna. Da chiedersi come ci è arrivato Mihajlovic. Brutte le quattro sberle in casa dell’Empoli che confermano che la fase difensiva emiliana fa acqua con 14 reti incassati in sei giornate.

La Juventus è il caso di queste prime sei giornate. dopo Sarri e Pirlo è tornato Allegri, ma qualcuno incomincia a chiedersi se serve. Era meglio ingaggiare nuovamente Marotta e rifare la squadra a centrocampo stravolta da Paratici per il gioco di Sarri. Allegri per risalire la classifica ha dovuto battere lo Spezia e la Sampdoria facendo fatica ed essendo graziato dalla voglia degli allenatori avversari di fare il colpo. Anno no per la Signora, non solo in campo. È infatti perseguitata anche dalla jella perdendo Morata e Dybala per infortunio.

Il Sassuolo con 7 punti fa fatica. Il cambio dell’allenatore ha portato la prima vittoria casalinga in campionato domenica contro il fanalino Salernitana. Il calciomercato alla rovescia rispetto agli scorsi anni, ingaggiare e non vendere, sta facendo la differenza.

Udinese 7 punti: Gotti deve fare altri miracoli. La squadra della scorso anno è cambiata poco, anche se l’uscita di De Paul si è sentita in ogni gara.

Il Genoa è salito a 5 punti. Potrebbero essere pochi guardando il calendario, però no! Inter e Napoli erano fuori concorso anche se con i partenopei c’è voluto il fischietto dell’arbitro per non fare un punto in più. Adesso, non solo per la tifoseria made in USA in fibrillazione, dovrà iniziare altro campionato e dovrà iniziare già da Salerno: campo difficile, squadra tosta seppur di qualità minore. Tocca a Ballardini e al proprio staff in Campania  aver capito dopo un mese di lavoro quali sono i calciatori che condividono l’idea di gioco. Dopo un mese Balla e Regno devono essere entrati nella testa dei calciatori. Il tecnico nella testa avrà la sua formazione base da completare gara dopo gara coi cinque innesti.

Sampdoria a 5 punti e il tecnico D’Aversa si lamenta e dà la colpa al calendario. D’Aversa con il tempo capirà – alla svelta sperano i tifosi doriani – che è giusto giocarsela con tutti ma il troppo giocare a viso aperto porta pochi risultati. Non solo con la Juventus quando si perde pallone si spalancano autostrade o pianure agli avversari.

Verona 5 punti di cui 4 con Tudor in panchina. L’allenatore crauti l’attacco ce l’ha con  Kalinic, Lasagna e Simeone e l’appoggio di Barak, il vero pendolo che manca in tante squadre dietro le punte. Deve piuttosto sistemare la difesa dietro. La forza della dirigenza gialloblu è stata quella di correggere in tempo la scelta sbagliata di Di Francesco in panchina: il suo gioco lo travolge e non è entrato negli ultimi anni in sintonia con i calciatori.

Spezia fermo a 4 punti. Piacciono gli aquilotti, Thiago e il suo gioco. Anche il Milan si è salvato grazie alle parate del portiere, ma Maggiore e compagnia sbagliano troppi gol per concretizzare la mole di gioco prodotta contro qualsiasi avversario.

Venezia-Torino finisce 1 a 1. Persa una occasione da parte del Toro, tre giornate di alti e bassi. Dominano la prima parte della partita, vanno in vantaggio ma dopo si afflosciano e la carica del Venezia ha fatto la differenza. Per Torino e Venezia un punto che fa classifica. Il lavoro è tanto per Juric, per il Venezia rimpolpare il tabellino dei gol.

Cagliari 2 punti. Cambiano gli allenatori ma non cambiano i calciatori sardi. Non sembra facile per Walter Mazzarri, anche con una rosa abbastanza ricca di qualità ma senza la caratteristica principale della grinta, con difesa distratta e poco pericolosa in attacco, avere chance per combattere oggi nella zona calda in fondo alla classifica.

Salernitana ferma a un punto. Per Castori l’ultima spiaggia con il Genoa. In casa del Sassuolo, reduce da tre sconfitte, Castori ha addirittura cambiato anche il modulo da 3-5-2 conservativo a 4-3-1-2. Si è vista come sempre solo una grande grinta.

Gli arbitri, anche dopo i proclami di Trentalange e Rocchi di inizio stagione, hanno confermato gli errori dello scorso campionato. Al posto dei due dirigenti non li “punirò” solamente per gli errori in area di rigore, ma per la mancanza dell’applicazione del Regolamento. Ciarlare liberamente sui campi, la novità, non impedisce la loro grulleria nell’applicare uniformemente su tutti i campi  le regole del gioco calcio.

Da venerdì 1 ottobre a domenica 3 ottobre pronta altra svolta alla classifica del campionato   con Napoli, Inter, Atalanta, Juventus impegnate in Champions da stasera. Lazio, Roma e Milan giovedì? Complimenti alla UEFA per questi calendari dimenticandosi che i migliori da lunedì saranno impegnati con le nazionali.

Tutti furiosi con DAZN. Quando la Lega calcio prenderà provvedimenti? Al momento l’unica idea è quella di affittare o far trasmettere i canali dal 251 in poi di Sky. In Lega bene informati affermano che ci stanno provando: devono solo scoprire quanto far pagare la visione ai non abbonati di DAZN. Se dovesse succedere l’abbonamento di Dazn non potrà essere visto su due mezzi di diverso proprietario dell’abbonamento. La sconfitta di DAZN:  la contemporaneità di sabato scorso di Inter-Atalanta sul satellitare con l’altra gara trasmessa in streaming.

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