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Diciassettesima giornata

17 nella smorfia napoletana è la “a disgrazzia”. Sventura per Inter frenata da Roma, Cagliari, Bologna, Sassuolo, Parma Udinese e Crotone, Sampdoria. Incalza il calciomercato che per adesso riempie solamente pagine di giornali e bocche.

La FIGC dà un ristoro al Fondo di solidarietà, calciatori, allenatori, preparatori atletici, di 1,25 milioni. Gravina ha detto che è per salvare il calcio e per tutelare i più deboli. Le elezioni in politica, come nel calcio a febbraio prossimo, fanno diventare tutti più buoni. Importante che dopo le elezioni non si ripeta la solita filastrocca: “Passato… le elezioni gabbato lu Santu”. Calcio di Serie A in attesa dei “ristori”, non dal Governo ma dai Fondi CVC-Advent-Fsi che entrano con il 10% nella media company creata per gestire e commercializzare i diritti TV. Atteso entro la fine del mese, se l’Antitrust non metterà i bastoni fra le ruote,  le società incasseranno una parte degli 1,7 miliardi di euro.

Alla fine della giornata la diciottesima del prossimo weekend. Meno una al giro di boa. Potrebbero saltare panchine, approfittando che nella prossima settimana non ci saranno turni ravvicinati. Al sabato Benevento 1-4 Atalanta: le streghe sono una delle squadre più in forma del campionato e hanno fatto un baffo alla Dea. Saltato Gomez, Gasperini ha ritrovato il prestigiatore Ilicic. Show a suon di gol di Gasperini, che ritrova la Zona Champions. Gongola Gaspe, ha tante frecce che ispirano fiducia.

Milan 2-0 Torino: Pioli allunga la classifica anche senza i totem. Rivisto in campo Ibra per gli ultimi dieci minuti di gara. Carta velina il Torino di Giampaolo. La forza di Pioli? Far proporre il suo calcio a prescindere da chi gioca. Il ritorno di Giampaolo al Meazza contro il Diavolo, con un Toro mollo e con poco gioco, preoccupa il Patron Cairo che cerca di tenerlo a galla solo con i suoi giornali. Genoa 2-0 Bologna: il Destro di piede ma anche al mento di Mihajlovic ha aperto la crisi del Bologna. Ad li là delle chiacchiere dell’allenatore serbo il Vecchio Balordo targato Ballardini ha fatto vedere di poterci riuscire a fare altra impresa. In 7 punti 10 squadre. Tocca a Preziosi infiocchettare questa rincorsa  facendo arrivare  alla svelta i due calciatori promessi.

Roma 2-2 Inter: Conte nel pallone. Sbaglia i cambi e spreca il vantaggio regalando un corsia alla Roma di Fonseca, che sfonda a sinistra. Un tempo per uno ha fatto male al Biscione e ha rigenerato la Lupa. La Roma resta agganciata al treno delle prime, Fonseca indovina i cambi, Conte trema. Manca un’altra vittoria dopo la sconfitta della giornata precedente al Ferraris. Il Milan allunga e domenica se la dovrà vedere con Pirlo e la Signora.

Parma 0-2 Lazio: non ha fruttato il nuovo esordio di D’Aversa sulla panchina dei ducali. Classifica che preoccupa per la  quinta sconfitta consecutiva. Inzaghi j. non sbaglia a Parma vince la seconda gara consecutiva. La ripresa quasi perfetta dell’Aquila non ha lasciato scampo ai crociati che non hanno avuto e neanche tentato di rialzarsi. Udinese 1-2 Napoli: tre punti pesanti per Gattuso che accorcia con vista  il terzo posto in classifica. Gotti e l’Udinese escono per l’ennesima volta a mani vuote dal Friuli dopo aver sprecato tanto. Bakayoko la punisce in zona Cesarini. Sprecati dagli uomini di Gotti i punti accumulati. A quota 16 in classifica dovranno fare i conti con la zona rossa. Fiorentina 1-0 Cagliari: Dragowski salva tutto e Prandelli per l’ennesima volta. Prandelli prende fiato dalla zona retrocessione, Di Francesco è alla quarta sconfitta consecutiva. L’allenatore della viola è spaventato visto in tv alla fine diventa filosofo: “Vittorie come questa aiutano ad avere più fiducia”. Altro che Catalano, dopo quello che si è visto sul terreno di gioco con i sardi che dovranno chiedersi come si fanno a sbagliare tanti gol. Di Francesco a rischio non riesce a raddrizzare la barca sarda.

Juventus 3-1 Sassuolo: sofferenza bianconera in 11 contro 10. Solita partita nevrotica della Signora non cresce e i difetti sono stati solo nascosti non da CR7 fuori gara anche se ha fatto gol sbagliandone altri due  all’Egidio Calloni ma dal debordante Kulusevski. Signora che è calata alla distanza. Il Sassuolo anche in 10, pur raggiungendo il pareggio, ha continuato negli ultimi 10’ di gioco a fare il suo gioco, che piace solo a De Zerbi: guai chiudersi e cercare di portarsi via un punto. Conferma che le gare si arbitrano in due . VAR che salva errori dei direttori di gara. VAR come le tre scimmiette. Le spinte alle spalle non fallo più parte della Regola 12 falli e scorrettezze. Unico neo, in molte gare, la gestione del cartellini.

Spezia 2-1 Sampdoria: il Derby della Riviera di Levante è stato degli Aquilotti perché il Marinaretto è stato a guardare parole e musica di Ranieri, visto il secondo tempo dei blucerchiati. Lo Spezia ha vinto meritatamente la prima partita casalinga al Picco, 6 punti in quattro giorni fanno volare gli Aquilotti fuori dalla zona rossa. Samp superiore sul piano tecnico, svagata e pigra sul piano mentale nel secondo tempo come gli è successo in  altre gare, compreso il derby di Coppa Italia contro il Genoa. Lo Spezia ha vinto perché ci ha creduto di più ed ha sbagliato meno. Gli spezzini hanno dimostrato di avere l’atteggiamento giusto per la lotta nella salvezza.


 

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