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Settima Giornata

7 nella smorfia napoletana è ‘O vasetto, “il piccolo vaso” in italiano. Tutto configura a pennello il campionato di calcio italiano. Un vaso da cui, prima e dopo ogni giornata di campionato, non spuntano rose ma crisantemi. Scendono in campo le ASL, niente nazionali, bloccati i calciatori viola e della capitale (eccetto gli stranieri) in partenza per le nazionali, dovendo stare in bolla. Tutti gli altri in viaggio o sono arrivati a destinazione in tutte le parti del mondo dove si gioca. Marotta insorge: “È un campionato falsato”. Giustamente.  La salute non preoccupa FIFA, UEFA e le Federazioni mondiali del calcio  anche se tutto mondo è in quarantena. Solo il calcio è negativo, immune.

Istituti sanitari autorizzati nel fare tamponi al calcio sono sotto verifica da parte delle procure, non solo calcistiche. I tamponi dell’azienda di Avellino fatti alla Lazio sono stati  sequestrati dalla Procura e oggi  saranno oggetto di contro-analisi all’Ospedale della città Irpina. La furbizia di Lotito, il primo a far fare allenamenti non individuali ma  partitelle facendo spallucce alle regole che valevano solo per gli altri ad inizio della scorsa stagione, la gestione dei tamponi portati da Formello ad Avellino con il Centro CONI a poca distanza dove si rivolgono tutti gli altri atleti nazionali, è da azzeccagarbugli del calcio italiano, costretto a rivedere le regole imponendo a tutte le società un’unica centrale per le analisi.

Sul campo la mancanza di ristori da parte del Governo ha chiuso le porte ai gol (20) facendo tornare in auge i pareggi (6). La settimana giornata di campionato ha riportato il calcio al centro-sud con le vittorie di Roma e Napoli. Il campionato italiano finalmente non ha un solo padrone. Al venerdì il Sassuolo si è inceppato e l’Udinese, che ha portato a casa un buon pareggio, meritato, da zero a zero.

Al Sabato Joao Pedro entra nella storia con il rigore realizzato contro la Samp: solo Giggi Riva ha fatto più gol di lui sull’isola. I blucerchiati in 10 sono andati KO. Di Francesco e il Cagliari, per la prima volta in campionato, non hanno subito gol. Sampdoria da rivedere in difesa. Ranieri si chiederà in questa sosta perché la Samp gioca anche bene ma tira poco.

Lo Spezia vince a Benevento la sfida delle neo promosse. Nzola si accende con una doppietta e illumina il gioco di Italiano che ha dominato nel cuore del gioco con idee, ragnatela di passaggi ed  efficaci trame di di ripartenza. Pippo  Inzaghi da centravanti deve trasformarsi in stopper, insegnando meglio la difesa della propria porta e la fase difensiva. Parma-Fiorentina 0 a 0. Iachini ha  dimostrato per l’ennesima volta che il suo 3 5 2 è fiacco. Mister berettino è arrivato al capolinea. Barriera del Parma, Liverani ripropone dopo la gara con l’Inter la difesa a tre con un solo risultato difendersi ma non attaccare.

Alle 12.30 della domenica la Lazio tampona la Juventus all’ultimo giro d’orologio con Caicedo, il Cesarini di Simone Inzaghi nelle ultime tre gare finite 1-1. Alla Juventus non è bastato CR7. Pirlo ritiene ancora la Signora in rodaggio e non decolla. Biancocelesti più forti dello stress da tamponi, positivi o negativi, e della quarantena di Immobile e compagnia.

Atalanta-Inter 1 a 1. Gaspe chiede uno scudo protettivo dalle pressioni sulla Dea. A Conte non tornano i conti senza Lukaku e dà dell’ubriaco a chi glielo contesta. A Milano gli ricordano solo che De Boer ha vinto tre volte in sette giornate nel lontano 2016/2017. Il biscione continua a strisciare in difesa 16 gol incassati. La notizia: Gasperini per mantenere il pareggio si è rifugiato alla difesa a quattro.

Torino-Crotone 0 a 0. Stroppa cambia e fa funzionare la barricata dopo aver regalato gol per sei giornate per la voglia di giocarsi le gare. Tolto lo squillo del  Ferraris, non fu vera gloria: Giampaolo non riesce a trasmettere le sue idee.

Genoa-Roma 1 a 3 . La squadra di Fonseca si affaccia sulla zona Champions con il ciclone “Miki” sul Ferraris. Contro la Roma, il Genoa non è stato perfetto come aveva auspicato Maran alla vigilia della gara. Ha  infilato l’ennesima gara storta dal suo arrivo sotto la Lanterna. Fra quindici giorni la prova del nove alla ripresa. Colpa del Covid, utile un viaggio alla Madonna della Guardia, che ha decimato la squadra, oppure qualcosa non funziona solo sul piano fisico?

Il Napoli vince a Bologna e Gattuso risale la classifica. Ringhio non ritrova ancora Mertens ma trova Osimhen, uno stacco per volare al terzo posto in classifica. Mihajlovic alle prese con 8 assenze e il problema difensivo che incassa gol da troppo tempo. Alla sera domenicale altro Verona fatale per il Milan. Ibra al gong salva il diavolo. Tante le difficoltà di Pioli contro un Hellas che gioca bene e contro Juric, che sta creando un’altra squadra quasi dal nulla viste le fondamenta dello scorso anno da altre parti.

Campionato falsato? Probabilmente sì, aspettando non solo la verità su tamponi laziali e i processi finali ai risultati a tavolino di Verona-Roma e Juventus-Napoli. La classifica prima della ripresa potrebbe cambiare!


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