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Rassegna Stampa dell’1 Luglio: la Juve vola, il Genoa preoccupa. Ma quanto mancano i tifosi

Arthur si presenta alla Juve, Hakimi firma per cinque anni con l’Inter, Osimhen atterra a Napoli per trattare con De Laurentiis. Tanto calciomercato nelle prime pagine dei quotidiani sportivi in un 1 Luglio all’insegna del campionato: dopo Torino-Lazio (“Toro da Serie B” titola Tuttosport) vinta dai biancocelesti e Genoa-Juventus dai bianconeri, oggi scendono in campo altre 12 squadre: si parte alle 19.30 con Bologna-Cagliari e Inter-Brescia, quindi spazio a Fiorentina-Sassuolo, Verona-Parma, Lecce-Sampdoria e SPAL-Milan.


GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA 

CORRIERE DELLO SPORT – La Juventus fa un “figurone” in casa del Genoa, che aveva sperato nel miracolo impostando una partita totalmente difensiva provando a chiudere tutti gli spazi. La squadra di Sarri si mostra più tonica e fa grandi passi avanti, grazie anche alla pochezza della squadra di Nicola. Come si legge, il Grifone ora dovrà osservare con il fiato sospeso la partita fra Lecce e Sampdoria. Tutte giuste le ammonizioni di Calvarese, compresa la mancata assegnazione del calcio di rigore per un contatto Romero-Bonucci.

Le pagelle: il migliore è Pinamonti, fra i pochi a guadagnarsi la sufficienza insieme con Perin, Biraschi e Sanabria. Per tutti gli altri, solamente 5 o 5,5.

GAZZETTA DELLO SPORT – La Vecchia Signora nel primo tempo non riesce a sfondare ma travolge il Genoa nella ripresa. I rossoblu provano spesso il lancio lungo su Favilli, definito “un bel bisonte” nel fare a sportellate con gli avversari, venendo anche graziato dal direttore di gara dopo qualche intervento scomposto di troppo. L’attaccante rischia il secondo giallo, mentre quella di Soumaoro su De Ligt al 14′ non è una trattenuta da rigore.

Le pagelle: si salvano i tre attaccanti (Favilli, Pinamonti, Sanabria), Romero e Perin. Quest’ultimo è da 6,5: tolte le reti juventine, sa sempre dove andare a parare. Voto 5 a Nicola, perché la salvezza non si conquistava certamente in casa contro la Juventus ma ora la situazione comincia a preoccupare. Un punto nelle prime tre gare dalla ripresa del campionato non permette affatto di restare sereni. La speranza, senza Schöne, è di recuperare Criscito.

REPUBBLICA GENOVA – Il quotidiano nella sua sezione sportiva genovese si concentra già sulla delicata e decisiva sfida di domenica a Udine, dove il Genoa “si giocherà molte carte importanti nella lotta salvezza”. Il capitano, già citato poco sopra, rischia di saltare pure la sfida contro i bianconeri friulani: non ha senso rischiare una ricaduta su un muscolo molto delicato come il soleo. La salvezza della squadra di Nicola in ogni caso passerà dal Ferraris, anche se il fattore campo senza tifosi è praticamente azzerato. Sulle maglie il marchio LeasePlan, proiettato persino sul rettangolo di gioco nel pre-partita e all’intervallo.

IL SECOLO XIX – Tre colpi di classe affondano il Grifo: arrivata in Liguria in aereo per evitare le grandi code in autostrada, la Juve vola anche sul campo senza lasciare scampo agli avversari. “Siamo troppo bassi” grida Nicola nel primo tempo, prima di venire sovrastato dai tre euro-gol bianconeri. La squadra ha provato a crederci e a giocarsela colpo su colpo. L’assenza dei tifosi, ieri più che mai, si è fatta sentire. Si è rivisto al Ferraris anche Preziosi, che non presenziava allo stadio da Genoa-Parma del 7 ottobre 2018. Il presidente, prima di parlare di calciomercato, aspetta di capire in quale categoria giocherà la sua squadra il prossimo anno, quando sotto contratto ci sarà ancora Marchetti: il portiere è infatti pronto a rinnovare e avrà un ruolo nel settore giovanile al termine del suo contratto da calciatore professionista. Amione torna nel mirino.

Le pagelle: altra serata no per Schöne, ma quello che soffre di più è Ghiglione (4,5). Votio basso per il mister (5), perché da tempo non si vedeva un Genoa così rinunciatario e intimorito dalla Juventus. Chi si salva è il jolly Sturaro, fra le poche sufficienze insieme a Perin e Pinamonti.

TUTTOSPORT – Il quotidiano torinese celebra il “tanto pressing e la troppa qualità” juventina. Paradossalmente la squadra di Sarri ha rischiato più contro il Lecce che contro il Genoa; sebbene i rossoblu siano riusciti a segnare un gol a Szczesny, non c’è stata partita sin dal primo minuto. Dybala apre il varco, Cristiano Ronaldo spacca in due la difesa avversaria, Douglas Costa spara un tiro che pare una “tangenziale senza traffico”. L’ultimo quarto d’ora, la Juventus se lo concede. Al Grifone è mancata completamente la carica emotiva della Gradinata Nord, grande assente che ha spesso consentito di rendere la vita difficile ai bianconeri. “Manca il vento a sospingere il Genoa” si legge.

Le pagelle: sufficienza per Perin, Romero, Sanabria e Pinamonti. Sturaro, che secondo altri quotidiani è stato fra i pochi a salvarsi nell’1-3 di ieri sera, per Tuttosport merita il 5. All’opposto, viene premiata con il 6 la prestazione di Schöne, “distributore automatico di palloni”. 


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