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Serie A, Spadafora: “Sarebbe molto più facile chiudere qui il campionato” – VIDEO

Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora ha aggiunto ulteriori dichiarazioni in merito alla ripresa degli allenamenti di squadra dal 18 giugno. Lo ha fatto attraverso una diretta Facebook: “A questo tipo di emergenza sanitaria abbiamo dovuto dare una risposta attenta e responsabile nel corso di due mesi. Questa battaglia dobbiamo ancora vincerla, tutti insieme: sappiamo che le scuole non riapriranno e che il paese lo farà gradualmente, un po’ alla volta con una crisi economica molto forte che subirà tutto il nostro paese. In questo quadro ci sono le legittime e sacrosante aspettative del mondo dello sport. Le accuse di immobilismo sono assurde. Stiamo lavorando con il mio staff giorno e notte. Oggi si è tenuta la riunione con il comitato tecnico-scientifico, con cui abbiamo parlato dello sport di base: il ministero dello sport proporrà nel minor tempo possibile un protocollo che sarà obbligatorio per tutte le strutture che si vorranno adeguare, nel tempo più rapido possibile, per una ripresa graduale e in sicurezza. Entro la fine del mese di maggio speriamo di poter riaprire centri sportivi e palestre. Ci si dice che non diamo date certe? Dobbiamo valutare l’impatto che questi fenomeni hanno sulla salute di tutti quanti noi trovandoci di fronte a un nemico di cui non conosciamo nulla”. 

Spadafora sul calcio: “Possiamo provare a fare un ragionamento sul calcio senza pregiudizi o che venga falsato? Abbiamo visto un sondaggio che dice come la maggior parte degli italiani oggi vorrebbe che finisse qui il campionato. Io non sono mai stato uno che decide la sua linea politica o quella da proporre sulla base del senso comune o dei sondaggi, ma chi come me ha responsabilità di prendere decisioni lo deve fare seguendo princìpi differenti. Sarebbe molto più facile dire subito chiudiamo il campionato, che è anche quello che la stragrande maggioranza della comunità scientifica vorrebbe, per evitare che diventasse un motivo in più di rischio. Io invece sono consapevole che il calcio sia importante, come elemento sociale, di economia e di industria: è un dato di fatto di cui sono consapevole e difendo il principio ricordato dalla FIGC, per cui è anche grazie a tutto il business del calcio che viene finanziato anche il resto dello sport. Il miliardo e mezzo che il calcio paga al fisco ogni anno, contribuisce a creare il fondo che il governo stanzia per altre discipline. Una percentuale ogni anno viene rimessa alle federazioni, ma la stragrande maggioranza arriva dal mondo del calcio. Portare avanti la Serie A ma anche altre leghe è importantissimo, ma dobbiamo farlo in sicurezza”.

“Voi ricordate cosa è accaduto qualche settimana fa, quando non si sono voluti fermare, quando la Lega di Serie A non si è fermata? Ricordate quante squadre sono dovute andare in quarantena e con quanta preoccupazione da parte di tutti noi? La FIGC ha presentato protocollo per fare allenamenti in sicurezza e partite, questo protocollo è stato preso in esame dal comitato tecnico-scientifico ed è stato ritenuto necessario fare un approfondimento. Nella riunione oggi con il comitato tecnico-scientifico si è deciso che incontrerà quanto prima Lega, Federcalcio e CONI ed anche la commissione medica, che è elemento fondamentale, e se si riuscirà a perfezionare protocollo nel modo migliore gli allenamenti degli sport di squadra ripartiranno sicuramente 18 maggio. Questo non vuol dire necessariamente che riparta il campionato. Perché? Il campionato, secondo le previsioni FIGC, ripartirebbe a metà giugno: oggi siamo a fine aprile, due mesi sono un tempo lunghissimo in cui non siamo in grado – non lo è nessuno – di sapere quale sarà l’evoluzione, né come reagiremo noi italiani dal 4 maggio. Non dico che è impossibile per fare terrorismo psicologico verso il mondo del calcio, dico che è impossibile perché non lo sa nessuno. Noi ci predisponiamo alla possibilità che il campionato possa riprendere ma lo sapremo solo più avanti. Io devo scongiurare che ripresa dello sport possa avere nuovi contagi: dobbiamo poterlo fare rispettando le necessarie regole. Daremo il massimo in modo che tutti si possa riprendere in sicurezza e usufruire del benessere che lo sport consente”.

“Come fa la Lega B, la Lega Pro o la Lega Nazionale Dilettanti ad attuare il protocollo, che è molto costoso? Sarà un argomento da trattare. Non è vero che non ci sia una piena coerenza tra le parole del  Presidente Conte e le mie: ci siamo mossi in totale sintonia dicendo che dpcm non riprendeva la ripresa degli allenamenti di squadra e che la ripresa degli allenamenti dovrà essere verificata e convalidata dal comitato tecnico-scientifico e solo dopo valuteremo se sarà possibile una ripresa. Sono davvero ridicole le affermazioni che dicono ci sia un complotto contro il calcio ed è ridicolo chi lo dice: vi invito ad astenersi da questo tentativo diffuso di provare a fare pressione sulla politica o sul governo per cercare di orientare la scelta del governo su certi interessi. Con me avete sbagliato strategia. Il mondo dello sport e tutti gli sport vanno salvati, ma insieme: tutti stanno soffrendo, tutto lo sport sta soffrendo e si sono rinviate anche le Olimpiadi”. 

 

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