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Iperbole di calcio

Da venerdì 29, sabato, domenica, lunedì del parrucchiere, martedì. Mercoledì, giovedì, venerdì della via Crucis, sabato, domenica 7 aprile: sempre campionato. A seguire Champions ed Europa League. Un’iperbole di calcio che potrebbe decidere un stagione.

Il calcio, le partite, in questi 10 giorni sui campi si misureranno non tanto sul gioco ma sui risultati e non potrà essere un aprile dolce dormire almeno per 7 squadre, che si giocheranno il posto nelle coppe e altre 7 la retrocessione, il terzultimo posto. Venerdì scorso il Cagliari vinceva al Bentegodi; sardi vittoriosi per la seconda volta in trasferta,  anche senza Pavoletti realizzano tre reti. Maran killer dei clivensi. Il Chievo gioca solo mezz’ora per i pochi tifosi e dopo timbra il cartellino della partecipazione al campionato.

Al sabato apre Udinese-Genoa, Tudor sugli scudi in cattedra, nessuno tiene conto dei  troppi ondeggiamenti non sfruttati dal Genoa. Al posto dei friulani non starei tranquillo: regali gol e reti, non della domenica ma del campionato, non saranno all’ordine del giorno. Tutto digerito in casa rossoblu a quarti, le scaramucce spiate dentro lo spogliatoio. Importante che non sia stata smaltita un’altra pagina non da Grifoni alla Dacia Arena. La risposta fra 60 ore al Ferraris: se le lezioni non contano qualcosa, se non vengono messe  frutto, allora non possiamo che temere il peggio come non sarebbe né onesto né ammissibile. Nessun riferimento alle liti che devono essere il pane, il fuoco dentro uno   spogliatoio.

Juventus-Empoli, fatica la Signora senza CR7 e Dybala. La Signora poco maschia, termine che conta poco alla giornata odierna, preoccupa Allegri ma ci pensa Kean, il  nuovo mostro bianconero che realizza 4 gol (compresa la nazionale) in gare ufficiali. Non nelle amichevoli estive. La Juventus non pensa più al campionato e l’Empoli se non avesse avuto gli identici difetti di inizio campionato con l’ex tecnico romanista (buon gioco ma pochi gol) avrebbe potuto dare altro dispiacere alle zebre dell’ovest.

Alla febbre del sabato sera al Ferraris, John Travolta è stato Gigio Donnarumma che travolge il cammino del Diavolo verso la Champions e rilancia l’Europa doriana con una papera giustificata su Rai Uno durante la cronaca. Causata dalla differenza di altezza con Defrel…mah! Era la partita dei capocannonieri: 40 reti tra Quagliarella e Piatek. Quaglia prende una traversa, il Pistolero pretende un rigore. Orsato controlla la TV e dice di no, Gattuso accetta la decisione, Leonardo e Maldini no. Piatek contemplando le copertine di tutte le riviste sportive simulate con le pistole, le scarica.

Alla domenica alle 12.30 Parma-Atalanta, dal “culatello” alla Gervinho con altra prateria davanti al “Botto” (prosciutto tipico bergamasco) alla Gasperini con “casoncelli” alla Zapata. Due reti per salire al vertice della classifica. La Dea crede di poter dire qualcosa anche per la Champions League e dipenderà solo dalla continuità di risultati in particolare tra le mura amiche, perché in trasferta è la regina del gol.

Il primo pomeriggio dell’ora legale del 2019 è colorato di azzurro napoletano. Ancelotti Re di Roma con 4 gol, Ranieri con altrettante reti sul groppone e 2 sconfitte su 3 gare conferma che il miracolo Leicester è dimenticato dopo i risultati negativi seguiti con i Blues, il Nantes, e Fullham. La rometta non sarà colpa sua e perdere la Champions sarebbe peggio dei guai di Roma Capitale. Carletto è magno anche senza Insigne  passeggia contro la Lupa allo sbando e senza denti semplicemente con pragmaticità e buona condizione fisica. Ritrova Younes: 2 gol in 2 gare. Nella capitale il problema non sono gli allenatori, piuttosto i dirigenti.

Fiorentina-Torino: la pareggite era nell’aria. Nel giorno di Batistuta fa gol il “Cholito” Simeone, Pioli da separato in casa pensa solo alla semifinale di Coppa Italia contro l’Atalanta del 25 aprile. Mazzarri non riesce a sbancare il Franchi neanche con il possesso  pallone superiore e i tanti passaggi effettuati che Belotti e Zaza non trasformano in gol. In fondo alla classifica si parla emiliano nel bene e nel male. Mihajlovic alla terza vittoria consecutiva con un gol di Destro da tre punti, che doppia quello contro il Genoa al 90’, porta i felsinei fuori dal fondo della classifica ed inguaia il Sassuolo di De Zerbi, fermo a 32 punti non più tranquillo. La SPAL in modo semplice vince a Frosinone, ancora a secco di vittorie casalinghe dopo 29 giornate di campionato. Ciociari spacciati, la lotta del  “tortellino e del Lambrusco” per non cadere nel terzultimo posto continuerà fino alla fine: da Parma a Ferrara passando da Sassuolo e Bologna.

Alla sera l’Inter perde a San Siro contro la Lazio. La squadra di Simone Inzaghi torna in corsa Champions grazie al leggero attacco interista, il giro pallone e i cross non sono bastati ai neroazzurri. Icardi in tribuna, tranquillo in mezzo ai figli con Wanda in televisione, innesta a fine gara in TV Machiavelli Spalletti, che per difendere il gruppo fa spallucce al gol. Icardi sarebbe servito contro la Lazio?

La 29ª giornata di campionato sarà ricordata con la disfatta delle milanesi, causata dal nervosismo di Gattuso e Spalletti. Non difendere il gruppo non facendo giocare i litigiosi per Gattuso e il ribelle silenzioso per Spalletti non porterà in Champions. Il campionato sempre nei piedi dei bomber: Kean, Zapata, Destro, 4 tiri e 9 punti per i destini delle proprie squadre. In gol anche Balotelli con 7 gol in 9 gare, aperto  il tormentone per Mancini e la Nazionale Italiana.

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I NUMERI DEL CAMPIONATO (aggiornati alla 29° giornata)

*Lazio-Udinese da recuperare (17 aprile 2019)

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