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Genoa 6-7 Bologna (d.c.r.), Grifoncini si arrendono ai rigori. Applausi dalla curva rossoblu

Dopo le due finali del 1965 e del 2007 allo “Stadio dei Pini” di Viareggio, questo pomeriggio sarà il “Picco” di La Spezia ad ospitare la finalissima della 71esima edizione di Viareggio Cup. Il Genoa di mister Carlo Sabatini sfiderà il Bologna allenato da Emanuele Troise, reduce da un percorso che ha portato i felsinei ad eliminare molte delle straniere in corsa nella competizione viareggina. Una sfida dai molti risvolti, che radunerà un pubblico nutrito e che, sotto gli occhi della dirigenza rossoblu (sono attesi sia Perinetti sia Preziosi, ndr), potrebbe rappresentare un prestigioso riconoscimento al lavoro di tutto il settore giovanile del Genoa. L’arbitro della sfida sarà Luca Banti della sezione di Livorno, coadiuvato dagli assistenti di linea Gianluca Vuoto (Can A) ed Edoardo Raspollini (Can B), a loro volta provenienti dalla sezione di Livorno. Ad assistere alla partita ci sarà anche Alessandro Russo, non convocato e non in lista, rientrante dagli impegni con la Nazionale Under 19.


I TIFOSI ROSSOBLU


NOTIZIARIO 

Temperatura intorno ai 19 gradi al Picco, dove centinaia di tifosi si stanno assiepando fuori dallo stadio. Il campo appare in ottime condizioni e rappresenterà oggi una variabile importante in questa giornata soleggiata di inizio primavera. Netta la maggioranza genoana sugli spalti, che ha portato tutte le selezioni giovanili, dalla scuola calcio all’Under 17. In tribuna, oltre alla dirigenza del Genoa al completo, dal presidente Preziosi all’amministratore delegato Zarbano passando per il direttore generale Perinetti e quello sportivo Donatelli, c’è anche Riccardo Bigon, direttore sportivo del Bologna, assieme al responsabile scouting Marco Di Vaio. Presenti anche Antonio Di Natale, Pasquale Marino (allenatore Spezia), il responsabile del settore giovanile rossoblu Michele Sbravati, il direttore sportivo della Primavera, Carlo Taldo, e Luca Chiappino, allenatore della rappresentativa Under 17 rossoblu. Presente anche Sidio Corradi.


LE FORMAZIONI UFFICIALI

GENOA (4-3-3): Raccichini; Piccardo, Zanoli, Fallou, Tiago Goncalves; Karic, Rovella, Masini; Bianchi, Szabo, Cleonise. Allenatore: Carlo Sabatini. A disposizione: Ruggiero, Wozniak, Montaldo, Ventola, Raggio, Dumbravanu, Gasco, Da Cunha, Petrovic, Criscito, Ricci, Cella, Dellepiane, Besaggio, Diakhatè, Adamoli.

BOLOGNA (3-4-3): Fantoni; Kastrati, Cassandro, Khalioti; Koutsoupias, Mazza, Militari, Visconti; Nivokazi, Rabbi, Stanzani. Allenatore: Emanuele Troise.


LA PARTITA

Tutto pronto per l’inizio della gara, che inizierà con cinque minuti di ritardo a causa non solo del ritardo accumulatosi, ma di un buco nella rete sotto il settore dedicato ai tifosi del Grifone che iniziano a mostrare bandiere e striscioni. Genoa in tenuta bianca a bande rossoblu, Bologna in tenuta da prima maglia. Il calcio d’inizio sarà dei felsinei, che battono alle 15:06 il pallone.

Dopo cinque minuti è il Bologna a gestire il gioco, ma il Genoa è accorto e trova compattezza nel difendere. Cleonise gioca largo a sinistra, Tiago Goncalves non al meglio è il quarto di sinistra in difesa. Fallou Njie ha il compito di gestire Nivokazi sul centrodestra, Zanoli agisce sul centrosinistra. I felsinei al sesto minuto conquistano il loro primo corner dalla sinistra.

Al nono primo angolo anche per il Genoa. Alla battuta va Karic, ma il pallone viene allontanato dalla difesa bolognese. Sugli sviluppi del disimpegno, il Genoa andrà al tiro con Cleonise, che di mancino calcia di pochissimo a lato. Prima aveva tentato il gol in semi rovesciata anche Bianchi, oggi capitano della formazione rossoblu.

Al 17esimo arriva la risposta del Bologna con Rabbi, che si gira in area liberandosi dalla marcatura della difesa genoana. Il suo mancino termina sul fondo senza deviazioni, ma l’occasione era di quelle ghiotte. Dal settore ospiti si alzano alcuni cori di contestazione alla presidenza Preziosi. Siamo intorno al ventesimo di gioco.

Fase equilibrata della sfida, con un’azione pericolosa per parte e una serie di errori di misura che stanno mantenendo la gara in equilibrio. Al 21esimo secondo tiro dalla bandierina a favore del Bologna. Al minuto 23′ si riaffaccia in avanti anche il Genoa Primavera: su cross di Piccardo viene pescato a centro area Bianchi, che colpisce col ginocchio e spedisce sul fondo. Al 28esimo ci riprova Karic col destro dai venti metri: la traiettoria a pallonetto non inganna Fantoni che riesce a farla sua.

Alla mezz’ora, dopo il terzo corner della sua partita, il Bologna sosta per una trentina di secondi nell’area di rigore genoana: dopo una serie di ribattute e palloni contesi, Fallou libera dal pericolo. Al 31esmo Bologna vicinissimo al gol con Visconti, complice la difesa del Genoa che si sposta tutta sul centrodestra e lascia scoperta la corsia di sinistra. Stanzani è bravo a servire sulla corsa Visconti, il cui diagonale passa a fil di palo a Raccichini battuto. 

Al 38esimo quarto corner emiliano senza esiti. A liberare dal pericolo la difesa genoana, che però il secondo, grande pericoloso corre tra 40′ e 41′ di gioco quando prima Koustoupias, poi Stanzani falliscono la chance per andare in vantaggio. Nella seconda occasione molto attento Raccichini a chiudere lo specchio restando in piedi sino all’ultimo. In questo finale di tempo, mister Sabatini sposta Cleonise sulla destra. Ma non c’è più tempo: la prima frazione va in archivio sullo 0-0.

Riprende la gara del Picco. Il Genoa parte con più convinzione rispetto a come aveva terminato il primo tempo. Al 51esimo conquista una buona punizione dalla destra: Rovella col destro può recapitarla in area di rigore. La difesa emiliana è brava ad allontanare e smorza l’offensiva dei Grifoncini.

Al 54esimo primo tiro dalla bandierina della ripresa per il Genoa, ma il Bologna libera. Ma è al 55′ di partita che la gara si sblocca: il gol è di Flavio Bianchi, che ancora con una veronica si libera in area prima di incrociare col destro. Fantoni è battuto: il Genoa è avanti. 

Il Bologna prova subito a rientrare in partita senza però trovare la via del tiro o impensierire Raccichini. Sul cronometro è passata un’ora di partita. Al 62esimo il Bologna di mister Troise fa tre cambi. Fuori Nivokazi, Koutsoupias, Kastrati rispettivamente per Cossalter, Piccardi e Lunghi. Al 64esimo ammoniti Masini e Cleonise e prime sostituzioni per Sabatini, costretto a privarsi di Bianchi per infortunio (al suo posto Cella, ndr) e a fare a meno di Masini, rilevato da Adamoli. Szabo diventa unica punta, supportato da Cleonise.

Al 68esimo Visconti trova Stanzani a centro area, il cui piatto destro finisce leggermente alto sulla traversa. Buonissima occasione per gli emiliani di trovare la via del pareggio. Fuori Stanzani, dentro Ruffo. Fuori Visconti, dentro Farinelli: il Bologna esegue altri due cambi.

Alla mezz’ora del secondo tempo ci prova Militari, che dalla distanza conquista un angolo dalla destra. Dalla battuta scaturisce una traiettoria che trova Krastev pronto a colpire di testa: pallone che finisce a lato di un paio di metri. Al 78esimo Cleonise lascia il posto a Ventola. Il cronometro dice che mancano cinque minuti alla fine della gara e Sabatini si copre: fuori Szabo e dentro Gasco, a cui segue un’ulteriore sostituzione. Fuori Zanoli, dentro Da Cunha.

All’89esimo il Bologna pareggia con la rete di Cossalter, che rischia di condannare questa finale ai supplementari. Banti, dopo l’esultanza, concede cinque minuti di recupero. Al primo di recupero ammonito Cella che spegne fallosamente una ripartenza del Bologna. La formazione emiliana spinge sull’acceleratore forte dell’inerzia della gara, il Genoa cerca di portare il pallone più lontano possibile dalla propria metà campo.


TEMPI SUPPLEMENTARI 

Il Genoa riparte dai supplementari con due cambi: dentro Diakhatè e Petrovic al posto di Tiago Goncalves e Piccardo. Ora entrambe le formazioni hanno esaurito le sostituzioni.

Parte bene il Bologna, ancora forte dell’inerzia della gara, però il Genoa, sempre disposto a quattro, regge l’urto. Al 96esimo potrebbe impensierire Fantoni un pallonetto di testa di Ventola, ma l’estremo difensore emiliano è bravo a farla sua.

Al 100esimo Bologna che resta momentaneamente in dieci perché Krastev ha un pezzo di calzettone bianco, come quelli del Genoa, e Banti invita la panchina a farglieli cambiare. Il Genoa è pericoloso su un pallone alto che Fantoni riesce a neutralizzare in due tempi. Il Bologna, sul ribaltamento di fronte, prima protesta per un rigore, poi ottiene una punizione dalla sinistra che però termina in fallo di fondo. Sarà l’ultima occasione del primo tempo supplementare.

La partita non tarda molto a riprendere, col Genoa che adesso attaccherà come nel secondo tempo sotto la Curva Ferrovia. Al 111esimo ammonito Mazza, capitano del Bologna, che trattiene Karic in progressione. Il Genoa sembra avere qualche idea in più, facendo affidamento sulle ultime forze; il Bologna, dal canto suo, attacca senza mai scoprirsi troppo. La stanchezza è molta a metà secondo tempo supplementare. Il risultato non si schioderà dallo 0-0. Toccherà dunque ai calci di rigore decretare la vincitrice della 71esima edizione della Viareggio Cup.

Il primo rigore è del Bologna: calcerà Cossalter. Il pallone si stampa sulla traversa. Il Genoa può subito andare in vantaggio: sul dischetto si presenta Adamoli, che di sinistro si fa neutralizzare da Fantoni. Risultato ancora sullo 0-0. Porta avanti il Bologna la realizzazione di Farinelli, a cui risponde pareggiando Da Cunha. Il terzo rigorista emiliano è Ruffo Luci, che spiazza Raccichini per il 2-1. Risponde Cella per il Genoa: ed è pareggio. Lunghi quarto rigorista emiliano, che ancora sulla destra trova l’angolo per battere Raccichini, che aveva intuito. Rovella va a calciare successivamente e riconduce la gara in parità (3-3). Adesso è il turno del capitano Mazza, che nuovamente spiazza l’estremo difensore rossoblu. Il quoto battitore del Genoa è Ventola: Fantoni intuisce, ma il pallone gli sfila sotto le braccia e termina in fondo al sacco. Ora si procederà ad oltranza.

Sesto rigorista emiliano sarà Piccardi. Raccichini questa volta la tocca, ma non quanto basta per evitare che il pallone finisca in porta. Diakhatè è chiamato a rispondere e centra l’incrocio dei pali con freddezza clamorosa. Ora tocca ai centrali difensivi del Bologna: il primo è Cassandro, che realizza alla destra di Raccichini. Nel Genoa è il turno di Petrovic, che spedisce alla destra di Fantoni, questa volta però abbastanza reattivo in allungo per deviarla fuori. Il Bologna è campione della 71esima Viareggio Cup.

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