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Genoa 0-2 Torino Under 17, doppietta di Favale. Rossoblu superati, ora tre finali

Dopo oltre un mese, lo stadio “San Carlo” di Voltri torna a tingersi di rossoblu per ospitare una sfida chiave del campionato nazionale Under 17, quella fra Genoa e Torino. In questi primis scampoli di primavera che stanno regalando grandi emozioni sul fronte della Viareggio Cup, dove il Genoa ha aggiunto le semifinali e domani se la vedrà col Parma, i rossoblu allenati da mister Luca Chiappino, reduci dal turno di riposo, hanno una gara in più da recuperare e possono approfittare di questa giornata, che vedrà la Juventus riposare, per mettere una seria ipoteca al secondo posto, blindandolo in vista delle finali nazionali, e riportarsi sotto ai bianconeri, al primo posto con sei punti di vantaggio.


NOTIZIARIO

Temperatura intorno ai 22 gradi a Voltri, un centinaio i tifosi sugli spalti del “San Carlo” in una giornata di primavera piena. Arbitra il signor Canci di Carrara, assistito dalla guardalinee donna Camurri (Genova) e da Trusendi (Genova). Terreno di gioco in sintetico che appare in buone condizioni.


LE FORMAZIONI UFFICIALI

GENOA (4-3-3): Wozniak, Dellepiane, Lipani, Mukaj, Cavalli; Maglione, Turchet, Besaggio; Rancati, Conti, Diakhate. Allenatore: Luca Chiappino.

TORINO (4-3-3): Pirola; Cotruta, Celesia, Morra Bean, Aita; Peirano, Tesio, Pane; Favale, Tordini, Cocola. Allenatore: Marco Sesia


LA PARTITA

Partita subito molto combattuta, col Genoa che va vicino al gol su angolo, di testa, al terzo di gioco, ma il pallone è troppo alto sulla traversa. All’undicesimo un fallo in area di rigore di Cavalli su Favale fa pensare al calcio di rigore a favore del Torino, ma per l’arbitro non c’è nulla. La partita dopo dieci minuti resta molto fisica e spezzettata dall’arbitro. 

Al quarto d’ora ammonito Cotruta per fallo di mano e punizione da buona posizione, dai 25 metri, per il Genoa. Alla battuta va Besaggio, ma il pallone è spedito troppo alto sulla traversa. Vicino al gol ci va invece Conti, che viene chiuso in angolo dal portiere granata Pirola. Siamo al 20’ del primo tempo. 

Al 26’ la chance da calcio piazzato ce l’ha anche il Torino con Tesio, il cui destro è preciso sopra la barriera, ma trova solamente l’esterno della rete a Wozniak battuto. Grande occasione granata. 

Al 32esimo cartellino giallo anche per Cocola, esterno alto granata, per un intervento falloso su Maglione, che resta a terra per un minuto. Minuto che Chiappino si prende per dare un paio di indicazioni ai suoi, in particolare a Turchet, uomo davanti alla difesa rossoblu. 

Sul finire di tempo il Genoa, nel cercare di uscire maggiormente palla al piede, concede un trittico di ripartenza ai granata su cui sono bravi Lipani e Mukaj a temporeggiare e chiudere. Molto fallosa la formazione ospite, che fa animare la partita anche sugli spalti. Il primo tempo si chiuderà comunque senza altri sussulti e, all’attivo, nessuna vera parata dei due portieri. Nessun minuto di recupero concesso dall’arbitro di Carrara. 

Alla ripresa nessun cambio per il Genoa (il Torino toglie invece Tesio e inserisce Larotonda nel cuore del gioco, ndr), ma qualche secondo di apprensione per Wozniak che resta a terra dopo un’uscita toccandosi la coscia destra. Per fortuna riuscirà a proseguire senza problemi.

Il Torino conduce con maggiore convinzione in questa ripresa, provando a trovare la via del gol al 55′ con Cocola, la cui percussione in area si conclude con un sinistro impreciso che la difesa rossoblu allontana. Al dodicesimo risponde il Genoa co Turchet, la cui girata di destro su sviluppi di calcio d’angolo termina alta di un paio di metri.

Allo scoccare dell’ora di gioco, complice un disimpegno affannoso della retroguardia rossoblu, il numero 10 granata Favale scarica in fondo al sacco con un potente destro che Wozniak può soltanto deviare, senza impedire che termini in rete. Vantaggio del Torino a Voltri. 

Al 19′ di gioco raddoppio granata dopo l’ennesimo errore su un facile disimpegno difensivo. Questa volta è Wozniak ad uscire ben fuori dalla sua area, tentare di rinviare lungo e sbagliare tuttavia il lancio, recapitandolo tra i piedi del numero 10 granata Favale, che non se lo fa ripetere e, di prima, calcia in porta dai quaranta metri. Gol a porta sguarnita che merita un plauso per la coordinazione.

Genoa che continua a giocare sul lancio lungo senza mai trovare uno dei riferimenti offensivi e restituendo rapidamente il possesso ai granata, che ora possono controllare con relativa tranquillità. Chiappino al 69′ toglie Rancati e inserisce Pellicanò. Il tecnico granata Sesia risponde togliendo Cotruta e inserendo Finica. Al 71esimo ammonito terzo giocatore del Torino, Aita. Dopo il fallo, dalla punizione che ne scaturisce, arriva un colpo di testa pericoloso di Diakhatè. Per il guardalinee sarà però fuorigioco.

Al 73esimo fuori anche Cavalli, terzino sinistro, e dentro Agostini. Due minuti più tardi (75′) Chiappino richiama anche Diakhatè per inserire Bamba. Al 77′ di gioco ci prova Dellepiane a suonare la carica per il quarto d’ora finale con un’ottima discesa in area dalla destra, al termine della quale viene premiato Bamba a rimorchio. Il suo destro è però molto impreciso e finisce altissimo rispetto alla porta di Pirola.

Al Genoa va l’onore della armi, perché la buona volontà di rientrare in partita c’è e si vede. Lo dimostra anche l’occasione che all’80esimo prima Conti, poi Bamba non riescono a tramutare in gol da pochi passi su cross dalla sinistra di Agostini. Il Genoa si sta producendo nella sua massima spinta offensiva.

La più grande chance è infatti di Lipani al minuto 81′ che col destro, dal vertice sinistro dell’area, calcia a giro sul secondo palo. Pirola è battuto, ma il pallone finisce leggermente largo. 

Cinque minuti di recupero, poi al sfida del “San Carlo” terminerà. E terminerà sul 2-0 a favore dei granata, bravi a sfruttare due disattenzioni fatali della difesa rossoblu. Genoa superato in classifica e costretto ad abbandonare il secondo posto. Ora i grifoncini di mister Chiappino sono attesi da tre sfide chiave contro Sassuolo, Lazio ed Empoli (vittoriose contro Cremonese, Carpi e Livorno). Tre scontri diretti per le finali nazionali e ben sei squadre in sei punti dal secondo al settimo posto. Saranno 270’ di fuoco.


LA FOTOGALLERY DELLA PARTITA

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