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Italia 2-0 Finlandia, Mancini riparte da Barella e Kean. Il Friuli si conferma terra di esordi azzurri

Roberto Mancini, che aveva mandato in tribuna Izzo, CristanteLasagnaPerin e perso Florenzi, è ripartito dall’Italia che ci aveva lasciato in Polonia, un 4-3-3 molto propositivo dove il trio di centrocampo resta composto da Barella, Jorginho e Verratti e la coppia difensiva titolare quella della Juventus targata Bonucci-Chiellini, e riparte soprattutto con un successo contro la Finlandia. Udine si tingeva per la nona volta di azzurro, conferendo alla Nazionale una certa sicurezza. Imbattuti negli 8 precedenti, gli Azzurri vantavano 6 vittorie e 2 pareggi, con 15 gol realizzati e 2 subìti.

Negli ultimi anni, poi, avevano esordito in Friuli tre protagonisti di questa Nazionale: Bernardeschi e Jorginho (2016) e Lorenzo Pellegrini (2017). Stasera l’ha fatto Moise Kean, che i tifosi friulani ricorderanno bene per la recente doppietta rifilata all’Udinese allo Juventus Stadium. E all’82esimo lo avrebbe fatto anche Nicolò Zaniolo, a settembre un lontano ricordo nella testa di Mancini.

Ma il successo di questa sera, sofferto per 75′ più per l’incapacità di chiudere la partita che non per l’opposizione fornita da un’avversaria che, seppur ordinata, era schierata con un 5-4-1 in fase difensiva e tre centrali non rapidissimi, tutti sui 190 centimetri, che presi alle spalle hanno sempre avuto una bella gatta da pelare, è arrivato grazie ai gol di Barella (7′) e Kean (75′). Un potente destro dalla distanza propizia la prima rete: deviato da Vaisanen, termina alle spalle di Radetski.

Una soluzione, quella del tiro da fuori, che nell’Italia degli ultimi anni è mancata e che stasera, alla Dacia Arena di Udine, è risultata decisiva. A spegnere le speranze finlandesi, dopo l’errore di Pukki sottoposta che non conferma le sue referenze da capocannoniere del Norwich, è Moise Kean. Imbeccato da Immobile, prende il tempo al difensore e con l’interno sinistro deposita in rete diventando il secondo giocatore più giovane della storia, a 19 anni e 23 giorni, a segnare un gol in azzurro (al primo posto Bruno Nicolè, doppietta all’esordio nel novembre 1958 contro la Francia, ndr). ma altri due record sono stati strappati questa sera. L’Italia risulta ancora imbattuta in casa nel nuovo Millennio: su 47 gare sono arrivati 36 successi e undici pareggi. E per la prima volta dall’Italia che fu di Antonio Conte, per quattro partite consecutive non ha subito gol.

IL COMMENTO DI ROBERTO MANCINI – “Partita non facile, si sono chiusi quasi subiti cambiando totalmente il loro modo di giocare. Un po’ contratti all’inizio, con qualche errore, ma la voglia è stata sempre la stessa e la gara è stata interpretata al meglio. Immobile deve stare tranquillo, i gol arriveranno. Kean predestinato? Deve lavorare tanto, è giovane, ma ha margini di miglioramento grandi. Dipenderà da lui. Kean o Zaniolo sono giocatori bravi, di qualità. Da lavorare c’è ancora molto, ci siamo ritrovati dopo cinque mesi. C’è da lavorare sodo, sapendo che tutte le partite sono difficili“.

LE PAROLE DI FABIO QUAGLIARELLA – “Bellissima serata, emozionante. Ci tengo a ringraziare il pubblico che mi ha acclamato sin da quando ero in panchina. Peccato perché la palla poteva entrare e sarebbe stato fantastico. Sono sereno, sto là davanti, e qui gioco con grandi giocatori. Ho avuto due occasioni: peccato non siano entrate. Se il mio obiettivo sarà EURO 2020? Navigo a vista, per adesso devo continuare a fare bene con la Sampdoria”.

LA CLASSIFICA DEL GIRONE J

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