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Cassano si presenta all’Entella: “Posso dare più di una mano al gruppo”

“Sono contento, felice, oggi mi sono risentito un calciatore”. Un sorridente Antonio Cassano ha esordito con queste parole al termine del primo allenamento con la maglia della Virtus Entella, di fronte a centinaia di tifosi ed applausi scroscianti al momento del suo ingresso in campo.

“Con Gozzi ho trovato l’accordo che io mi allenassi solamente – ricorda Fantantonio, reduce dalla breve esperienza con la maglia dell’Hellas Verona nel 2017 – La cosa fondamentale è che la sentenza di domani vada bene, quel che sarà il mio futuro non lo so. Se lui avrà bisogno, lo sa, io posso dare non una ma due mani. Non ho nessun accordo. Se la squadra dovesse rimanere in Serie C e il presidente volesse chiamarmi io ci sono. In B è uguale, ma in questo momento la cosa fondamentale è pensare all’Entella. Spero di poter portare entusiasmo e penso di poterlo fare per il solo fatto che sparo un po’ di cavolate. Gli altri ridono un po’ e un po’ di entusiasmo lo tira su. Loro però stanno soffrendo per una situazione che spero si risolva al più presto, già da domani. Se posso aiutarli facendoli sorridere e dando qualche consiglio, ben venga.”

Sulla situazione della Virtus Entella, balzata agli onori della cronaca ed affrontata da più di una testata nazionale nelle ultime settimane, Cassano non ha fatto mancare il proprio sostegno alla causa del patron Gozzi: “E’ una cosa fuori dal mondo. In questo momento penso e spero che possano riammetterla in Serie B, perchè è una cosa grottesca e perché merita. Visto che ci sono dei giudici, persone molto serie che capiscono di calcio e di persone, spero che possano riammettere l’Entella. Il calcio italiano è tanto tempo ormai che va così”.

Cassano ha poi parlato sia di Nazionale (impegnata nella giornata di mercoledì contro l’Ucraina in un’amichevole “con Genova nel cuore”) sia del pistolero rossoblù Krzysztof Piatek: “Non ci sono più giocatori forti. La Nazionale oggi è poca roba. Mancano Nesta, Pirlo, Zambrotta, Gattuso, Del Piero. Mancano questi giocatori che sette, otto anni fa c’erano. Oggi c’è poca roba. Mancini, poverino, miracoli non ne può fare. O torna indietro di 15 anni fa, quando giocava lui: oggi è più complesso”.

“Piatek? Non l’ho mai visto giocare, ho visto solo che ha fatto tanti gol ma non mi interessa vedere chi fa gol, perché se parliamo dei più grandi giocatori della storia sapevano giocare al calcio: Messi, Maradona, Ronaldo il fenomeno. Sapevano giocare a calcio. Questo ragazzo vedo che fa gol, ma allora vuole dire che Inzaghi era il calciatore più forte della storia? Per me no. Fare gol non significa essere bravi. Un conto è essere goleador e un conto e saper giocare a calcio, sono due robe diverse. Per me Higuain fa gol e sa giocare a calcio. Questo ragazzo non l’ho mai visto, però ha fatto tanti gol. E’ un giocatore che va bene per questa Serie A, ma per questa Serie A van bene tutti. Anche se facesse davvero 50 gol l’opinione non cambierebbe per il solo fatto che per me i giocatori forti sono altri. Per me il calcio è Benzema, Cristiano Ronaldo, Ronaldo il fenomeno, Lewandowski, quelli che sanno giocare a calcio. Chi fa gol va bene”.

DI SEGUITO L’AUDIO CON LE PAROLE DI ANTONIO CASSANO IN CONFERENZA 

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