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Francia 2-1 Australia, al Mondiale si rivede il VAR. Sofferenza francese, illusione Jedinak

Si apre all’ora di pranzo, dall’Arena di Kazan che è campo di casa del Rubin, il girone C di questo Mondiale composto da Francia, Australia, Perù e Danimarca (e la sfida tra nazionale peruviana e danese sarà alle ore 18 di oggi, ndr). I Bleus, caricati di aspettative dall’opinione pubblica internazionale, impattano contro l’Australia di Bert Van Marwjick, allenatore che nel 2010 colse il secondo posto in Sudafrica alla guida dell’Olanda. L’ultimo precedente tra nazionale francese e australiana è un’amichevole e risale all’11 ottobre 2013 (6-0 a favore della Francia). Da segnalare, fra le curiosità, come si affrontino i due calciatori più giovani della competizione, entrambi diciannovenni: Daniel Arzani, il più giovane del Mondiale, e Kylian Mbappè.

LA PARTITA – Ad 800 chilometri da Mosca va in scena la prima gara del Girone C, diretta dal fischietto 41enne uruguaiano Andres Cunha. Sarò la Francia a cercare subito di imporre il proprio gioco schierandosi esattamente come aveva affrontato l’Italia in amichevole. Un 4-3-3 con Griezmann, Mbappè e Dembelè a formare il tridente. L’Australia risponde col modulo che ormai da anni contraddistingue Van Marwjick, ovvero il 4-2-3-1: Mooy e Jedinak davanti alla difesa e il trio Leckie-Rogic-Kruse a supporto dell’unica punta Nabbout.

Dopo un paio di interventi di routine da parte dell’estremo difensore australiano Ryan, portiere del Brighton, la prima grande occasione è di Lloris al 16′ di gioco che salva su Leckie su sviluppi da calcio piazzato. Il salvataggio avviene quasi sulla linea ed è davvero provvidenziale. Campanello d’allarme per la Francia, visto che l’Australia comincia a mettere fuori la testa. In realtà la prima frazione di gioco scorre via con lunghe fasi di possesso pallone, verticalizzazioni e ricerca della profondità da parte di entrambe le formazioni: il tutto però con poche, altre emozioni. La maggiore occasione, al duplice fischio, resta dunque di marca australiana e fa il paio con un tentativo di destro a giro dal vertice sinistro dell’area di Behich. Tentativo che finirà largo alla sinistra di Lloris.

La ripresa parte sui medesimi binari del primo tempo, ma al 55′ c’è il primo episodio VAR del Mondiale: l’arbitro Cunha viene richiamato per un intervento da dietro in area di rigore di Risdon su Griezmann. A velocità di gioco sembrava che il difensore australiano avesse toccato il pallone e poi Griezmann: dalla cabina VAR situata a Mosca invece non sono della stessa idea e invitano l’arbitro a consultare lo schermo a bordo campo. Sarà dello steso avviso del VAR e cambierà la propria scelta assegnando calcio di rigore (e ammonendo il difensore australiano). Al 57′, con grande freddezza, realizzerà dal dischetto lo stesso Griezmann.

Passano tre minuti e subito un altro colpo di scena. Umtiti, su uno spiovente dalla destra di Mooy, salta per impattare col pallone ma lo devia nettamente con un pugno. Rigore netto che Cunha assegna con qualche attimo di ritardo. Il difensore francese non viene ammonito. Dagli undici metri realizza la rete del pareggio Jedinak, capitano dei Socceroos, spiazzando il capitano dei Bleus Hugo Lloris. Ultima mezz’ora che sarà tutta da seguire con l’Australia che inserisce Juric, non al meglio nella settimana pre-Mondiale, e toglie uno spento Nabbout.

Risponde Deschamps togliendo Griezmann, visibilmente non contento di uscire a venti minuti dalla fine, e Dembelè. A questo punto entrano Giroud e Fekir e si passa al 4-3-1-2 con il nuovo acquisto del Liverpool alle spalle di Mbappè e Giroud. Un centrocampista in più invece per Van Marwjick, che toglie il trequartista Rogic e inserisce Irvine a formare una diga davanti alla difesa con Mooy e Jedinak. Leckie e Kruse più avanzati assieme a Juric formano un 4-3-3.

Per penetrare tra le maglie australiane è necessario giocare in profondità e in maniera rapida e lo fanno Matuidi, Pogba e Giroud che intavolano al minuto 81′ una trama assai rapida in verticale che porta infine Pogba a tentare il tiro dal limite dell’area. Contrastato da Behich, vede dalla sua conclusione nascere una palombella che beffa Ryan e, colpendo la traversa, rimbalza di qualche millimetro oltre la linea. La goal line technology confermerà la rete, attribuita a Pogba.

C’è ancora tempo per l’esordio del calciatore più giovane del Mondiale, Daniel Arzani, che rileva Kruse all’84esimo. Si tratta dell’unico calciatore ad essere nato nel 1999. Francia che vince all’esordio ma non senza sofferenze e grazie al primo intervento del VAR in questa Coppa del Mondo. Australia che si gioca tutte le proprie carte, combatte sino alla fine nella concreta speranza di portare a casa almeno un punto e oppone una validissima resistenza alla nazionale francese, cadendo soltanto sotto i colpi della sfortuna.


IL TABELLINO

FRANCIA (4-3-3): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Lucas Hernandez; Pogba, Kantè, Tolisso (78′ Matuidi); Griezmann (70′ Giroud), Mbappè, Dembelè (70′ Fekir). A disposizione: Kimpembe, Lemar, Giroud, Matuidi, Nzonzi, Mandanda, Rami, Fekir, Sidibè, Thauvin, Mendy, Areola. Allenatore: Didier Deschamps;

AUSTRALIA (4-2-3-1): Ryan; Risdon, Milligan, Sainsbury, Behich; Mooy, Jedinak; Leckie, Rogic (72′ Irvine), Kruse (84′ Arzani); Nabbout (64′ Juric). A disposizione: Degenek, Meredith, Cahill, Jurman, Luongo, Juric, Jones, MacLaren, Arzani, Vukovic, Petratos, Irvine. Allenatore: Lambert Van Marwjick;

RETI: 57′ Griezmann, 61′ Jedinak, 81′ Pogba

AMMONITI: Leckie (A), Risdon (A), Tolisso (F), Behich (A)

ESPULSI: nessuno

ARBITRO: Andres Cunha (Uruguay)


LA CLASSIFICA DEL GIRONE 

  1. Francia 3 [2:1]
  2. Perù 0 [0:0]
  3. Danimarca 0 [0:0]
  4. Australia [1:2]

GLI HIGHLIGHTS

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