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Conte sul filo, Messi e Suarez beffano Montella. City e Bayern a valanga: titolo ad un passo

Tutto troppo facile. Dopo 45′ il Bayern Monaco poteva vantare un 5-0 sui rivali storici del Borussia Dortmund, colpiti da Lewandowski, Muller, James e Ribery nella giornata della festa rimandata. In virtù della vittoria dello Schalke 04 di Tedesco, infatti, la vittoria matematica del titolo è rimandata di una settimana: in mezzo alle due sfide di Champions contro il Siviglia, i bavaresi sfideranno l’Augsburg fuori casa, nella speranza di potersi concedere qualche ora di celebrazioni fra i soliti brindisi e sciarpate.

L’Hoffenheim si risveglia ed inguaia un Colonia ancora 17° in classifica, chiusa ancora dal fanalino di coda Amburgo. La squadra di Christian Titz troverà le forze per l’ennesima rimonta di fine stagione verso la salvezza?

A proposito di Siviglia, sarà solamente la coppia Messi-Suarez a salvare la faccia al Barcellona di Ernesto Valverde, che si porta a casa un prezioso 2-2 in trasferta e rimane a +9 sull’Atletico Madrid (vittorioso di misura contro il Deportivo di Seedorf). Il Real batte invece il Las Palmas: Gareth Bale e Karim Benzema regalano a Zidane la 5ª vittoria di fila con Ronaldo, Kroos, Isco e Sergio Ramos in tribuna. Anche il Valencia tiene testa alle prime della classe: ancora una volta è Rodrigo Moreno Machado, in rete per la quarta partita di fila, a indirizzare la partita verso vittoria e qualificazione per la prossima Champions League. In coda trova una vittoria insperata il quasi già retrocesso Malaga, che fa secco un Villarreal distratto alla Rosaleda. La Real Sociedad non riesce ancora a vincere lontano dall’Anoeta e la classifica rimane deficitaria, a pochi passi dal terzultimo posto e a poche settimane dall’uscita dall’Europa League per mano del RedBull Salisburgo.

Nel frattempo Marca intervista Gianluigi Buffon: “A Cardiff ha vinto la squadra migliore, ma non meritavamo un risultato così pesante” sono le parole del numero uno bianconero.

Allilujah è stato solamente uno degli attacchi giornalistici in sede di commento alla giornata di Premier League appena conclusasi. Un ritrovato Dele Alli ed il solito Christian Eriksen hanno interrotto proprio ieri pomeriggio il digiuno di vittorie a Stamford Bridge contro il Chelsea, durato 28 anni, ricacciando i campioni d’Inghilterra in una crisi di risultati da cui sarà complicato uscire. “Bisogna vincere tutte le ultime 7 gare per sperare in un posto fra le prime 4” sostiene Marcos Alonso, proprio l’uomo che nella partita di andata aveva giustiziato gli Spurs con due prodezze nella reggia di Wembley. Conte rifiuta l’intervista con SkySports e si trova a -8 dai rivali cittadini a pochi giorni da un secondo derby londinese contro il West Ham.

Joao Mario e Marko Arnautovic danno una spinta forse decisiva proprio alle istanze di salvezza degli Hammers, vincenti per 3 reti a 0 ai danni di un Southampton ora davvero inguaiato. E per fortuna il Crystal Palace, passato in vantaggio a Selhurst Park, è stato rimontato in grande stile dal solito Liverpool targato Sadio Mané e Momo Salah. Anche l’Arsenal, forte della vittoria nella doppia sfida contro il Milan, continua a vincere in campionato lanciato dal binomio Lacazette-Aubameyang: possibile la rincorsa proprio al Chelsea? Chi fermerà la corsa del Burnley? Bene anche il Leicester, in esterna, sul Brighton. In enorme difficoltà lo Stoke City, attualmente 19° in classifica.

In vetta fa rumore la facilità con cui i Citizens hanno liquidato l’Everton a Goodison Park, nel giorno in cui lo United rispondeva “due a zero” in casa dello Swansea, squadra che ha guadagnato terreno sulle sirene della relegation zone ma non può ancora considerarsi salva a quota 31 punti. Tornando al Manchester City, la corazzata di Pep Guardiola, forte dei 16 punti di vantaggio sui rivali cittadini e della portentosa vittoria esterna nella città dei Beatles, avrà una prima enorme chance per assicurarsi il titolo già la prossima settimana, proprio di fronte ai Red Devils e all’eterno “duellante” José Mourinho. Il confine per la gloria, appunto, non era mai stato così labile e vicino.

NELLA GIORNATA DI DOMANI UN RESOCONTO SULLA FESTA DEL PSG DOPO LA VITTORIA IN COUPE DE LA LIGUE

 

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