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Ponti…sull’avversario: Genoa-Spal e le ultime di formazione

Nonostante la sconfitta di Napoli, è un Genoa in salute quello che affronterà oggi la Spal, in una partita ricca di insidie e di difficoltà. Sarà la prima di quattro gare da giocare in casa che potranno essere  determinanti per il finale di campionato dei grifoni.

Cominciamo con un’analisi generale sulla Spal.

Ritornata nella massima serie quest’anno, è guidata da Semplici, ex delle giovanili della Fiorentina, allenatore che ha costruito una compagine che sa giocare a calcio, ordinata, ma capace di battagliare quando occorre. La squadra emiliana scende in campo col 3-5-2, sistema di gioco consono agli elementi a disposizione di mister Semplici. La Spal, nonostante le difficoltà incontrate, ha sempre avuto una sua identità e non ha  perso il gioco che l’ha riportata in Serie A e per questo va dato il giusto merito a  Semplici e alla società. Gli spallini fraseggiano poco nella loro metà campo, preferiscono il lancio lungo per il movimento dei due attaccanti, per poi attaccare la seconda palla oppure proporsi sugli esterni. Formazione difficile da affrontare, la Spal raramente si disunisce e anche se va sotto, non perde mai i riferimenti. Non ci sono giocatori di primo piano, ma tutti si aiutano per centrare la salvezza.

I focus reparto per reparto: la difesa.

Meret, uno dei giovani portieri più capaci del nostro campionato, è bravissimo tra i pali, reattivo e svelto, ma difficilmente esce ed è appena discreto coi piedi, in questo deve migliorare. Il pacchetto arretrato è formato da Cionek, Vicari e Felipe, un reparto non sempre all’ altezza del resto della squadra. Cionek e Vicari hanno pochissima esperienza nella massima serie. Il primo ha forza e fisico, ma tecnicamente non è un mostro e soffre molto il dinamismo e la rapidità degli avversari. Vicari è bravo nel gioco aereo e ha un buon piede destro, però anche lui va in difficoltà se viene puntato nell’ uno contro uno ed in campo aperto. Felipe, che ha già collezionato parecchie presenze in serie A, ha esperienza, è sempre attento e concentrato, dispone di buon piede sinistro ed è un buon colpitore di testa, ma non è un angioletto nel comportamento. Anche se la Spal è reduce da uno 0-0 contro la prima della classe mi associo al pensiero del mio amico Onofri: la difesa è il reparto meno attrezzato della squadra.

Il centrocampo.

E’ formato da Lazzari, Schiattarella, Everton Luiz, Grassi, Costa. Parliamo di reparto molto compatto ed omogeneo dove la corsa è l’elemento prioritario in particolare sugli esterni, che sono Lazzari a destra e Costa a sinistra. Lazzari è uno dei giocatori più importanti, ha velocità notevole e palla al piede può essere pericoloso, poi è  migliorato molto nelle diagonali e nelle chiusure. Costa, che sostituisce l’infortunato Mattiello, è in possesso di una buona gamba e di buon piede sinistro: avendo giocato negli anni precedenti come esterno alto ha qualche difficoltà in fase difensiva. Schiattarella e Grassi sono i due interni di centrocampo, sono complementari e ambedue hanno buona tecnica. Schiattarella, che porta spesso palla, è rapido e molto fastidioso.  Grassi, ex enfant prodige, dopo un’annata ai margini nel Napoli, sta cercando di riproporsi nel calcio che conta: ha piedi buoni ed idee, è resistente nella corsa anche se non ha velocità di base, è pericoloso quando tira da fuori area. Everton Luiz, play davanti alla difesa, giocatore di forza e temperamento con buone capacità tecniche, è però un elemento mono-passo. Potrebbe giocare al suo posto Viviani, che è tecnico e più regista del brasiliano: molto bravo sui calci piazzati e nei tiri da lontano, soffre se attaccato e quando resta ai margini della manovra.

L’attacco.

Paloschi, ex Genoa, è un vero predatore dell’area di rigore, attacca spesso il primo palo, è in continuo movimento, ha nella rapidità la sua qualità migliore, ma nei duelli fisici ha spesso la peggio. Antenucci, fisicamente molto simile a Paloschi, possiede ottimi fondamentali e a differenza del primo partecipa di più alla manovra, poi, appena ne ha l’occasione, calcia in porta anche da posizioni quasi impossibili. Duetta sovente con il compagno di reparto, cosa successa nell’azione che ha portato alla rete dell’andata.

Come si comportano sulle palle inattive?

Su quelle a sfavore difendono ad uomo, hanno nei tre centrali difensivi i colpitori più bravi e fanno dell‘attenzione e dell’aiuto reciproco il loro punto di forza in queste situazioni. Sui corner e sui calci piazzati laterali a favore salgono sempre due dei tre centrali. Solitamente si incarica della battuta Schiattarella o Grassi. Se fosse della partita, tutto questo però sarebbe competenza di Viviani (letali i suoi calci di punizione dal limite).  

In conclusione?

Il Genoa dovrà affrontare la partita con la giusta carica e concentrazione, il popolo rossoblu farà la sua parte e la squadra dovrà essere da traino per tutti. E’ il momento che le qualità del gruppo vengano fuori definitivamente per regalarsi un tranquillo finale di torneo.

LE ULTIME DI FORMAZIONE

GENOA (3-5-2): Perin; Biraschi, Spolli, Zukanovic; Lazovic, Rigoni, Bertolacci, Hiljemark, Laxalt; Pandev, Lapadula. Allenatore: Davide Ballardini.

SPAL (3-5-2): Meret; Cionek, Vicari, Felipe; Lazzari, Grassi, Schiattarella, Everton Luiz, Costa; Antenucci, Paloschi. Allenatore: Leonardo Semplici.

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