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La Quaresima del calcio

La Quaresima del calcio ha continuato ad essere padrona nella 25ª giornata di campionato. Astinenza di gioco e digiuno di gol per chi ambisce all’Europa. Il problema è che la penitenza del calcio italiano non dura solo 40 giorni, non solo in campo ma a tutti i livelli dirigenziali, iniziando da FIGC, Lega e nelle gare europee della scorsa settimana.

Napoli e Juventus rigorosamente, come indica la classifica, continuano a giocarsi lo scudetto: una vince, l’altra anche. L’attesa incomincia a farsi spasmodica per lo scontro diretto del 22 Aprile. Partita che non dovrebbe essere una fenditura su chi vincerà lo scudetto. Più facile che lo decidano i dottori di entrambe le squadre, considerati gli infortuni che colpiscono Ciuccio e Zebre. Il Napoli si illudeva che uscendo dall’Europa League avesse più spazio a giocarsi il campionato, invece l’incazzato Sarri dovrà pensare altre motivazioni considerato che anche la Vecchia Signora (che farà di tutto per restarci) potrebbe non riuscirci visto il risultato dell’andata contro gli inglesi del Tottenham.

Vedendo giocare Napoli, Juventus, Roma, Inter e Lazio giocarsi la Champions e i punti in classifica viene da chiedersi, considerato come giocano e vincono, che razza di campionato sia diventato l’ex più bello del mondo e per quanto durerà la Quaresima.

Grazie a Cengiz Under la Roma vince in casa dell’Udinese: la partita è stata frizzante al Friuli, ma Oddo è tornato con la mente al Pescara dello scorso anno per giocarsela con tutti. Ringrazia Di Francesco, che trova 3 punti duri per superare l’Inter. L’Inter al Ferraris, come dicono gli speranzosi, non si è fatta male da sola. D’accordo, la squadra è senza gioco, carattere in confusione tattica. Cambiano gli allenatori ma i punti alla 25ª giornata sono sempre gli stessi. Inter fuori dalla Champions e 5ª in classifica. Giocare contro il Genoa in questo momento è difficile. I rossoblu più passeranno le giornate sempre più saranno la pesa delle squadre che si giocano Europa e salvezza.

Chi cerca di decifrare il Vecchio Balordo tramite i numeri non trova soluzioni. Chi fa i calcoli sul quartultimo attacco del campionato senza tenere conto della quinta miglior difesa,m sbaglia ancor di più.

La Balla-Connection annunciata già ieri aspetta l’avversario, lo stana, confronta se i difetti studiati a tavolino siano giusti e a quel punto entra sul palcoscenico verde. Se la   squadra avversaria non è precisa e veloce, coglie l’attimo per punirla.

Al sabato vince il Chievo dopo tre mesi contro il Cagliari: l’aria del continente non è digerita. Gol su punizione di Giaccherini e di Inglese che portano respiro alla band Maran che agganciano i sardi. All’ora di pranzo domenicale la Juventus batte il Torino. Bianconeri più forti degli infortuni di Higuain e Bernardeschi, si godono il ritorno di Dybala, giocano male con la testa alla Coppa e vengono aiutati da Mazzarri che rinuncia  al modulo della serie positiva da quando è subentrato per non fare giocare la Vecchia Signora, lasciando fuori Niang e dimenticandosi di un terzino che lo incorna.

In Bologna-Sassuolo vincono i rossoblu emiliani grazie ai regali dei neroverdi. Donadoni galleggia all’undicesimo posto, Mister cappellino Iachini annaspa a 23 punti. Meglio che torni alla svelta al 3 5 2 e rinunci a Berardi, Babacar e Politano davanti.

Il Napoli si gode il record delle 9 vittorie consecutive. Sarri ha dovuto schierare le prime linee per battere la Spal. Il gol di Allan è bastato per gestire il risultato senza soffrire contro gli estensi sempre in più in crisi chiamati alla partita decisiva domenica prossima  all’ora di pranzo in casa del Crotone. Partita al peperoncino dopo la sconfitta dei pitagorici a Benevento che a 10 punti in classifica rivedono speranza. Benevento aiutato da Zenga preso da” guardiolismo” contro le streghe. Alle tarde della sera, alle 18, fa fatica l’Atalanta contro la Fiorentina. Pareggio  grazie al gol ritrovato di Petagna, risultato che non fa classifica per la Dea (il secondo consecutivo) e la Viola. La fatica di Dortmund e il pessimo campo bergamasco hanno influito sui muscoli dei Gaspe-Boys. Gaspe vuole l’Europa giovedì prossimo e il turnover anti viola con una difesa inedita non ha portato i tre punti.

Alla sera il Milan italiano di Gattuso: 7 calciatori in campo, come 7 i risultati propizi dall’arrivo di Ringhio, battono la Samp e il gioco di Giampaolo chiudendo tutte le linee, mettendo in gabbia Torreira. Non era la Samp vista in altre gare. Gattuso non solo grinta,  l’esperienza vissuta da giocatore in casa del Diavolo gli ha permesso di rivoluzionare l’ambiente non solo con le grida ma anche con il gioco, con la prima semplice mossa per ridare fiducia:  blindare la fase difensiva. Sogna l’aggancio All’Inter, guarda un po’ a 7 punti.

Al Lunedì la Lazio vince contro l’Hellas. Immobile torna al gol. Meriti dei biancocelesti, che hanno fatto fatica per un tempo giocando male dopo 3 sconfitte consecutive e tanti demeriti  di Pecchia allenatore veneto. Prepara la squadra per non prenderle e quando la Lazio realizza il primo gol diventa immobile non cambiando uomini e tattica. Lazio al posto per festeggiare un altro colpo di carattere di Lotito e Tare: il direttore sportivo non cade nei capricci di De Vrj che non vuole rinnovare il contratto.

Altra domenica buia per il VAR, protagonista a S.Siro non decidendo se il fallo di Calabria fosse sulla riga o non dell’area di rigore. Per adesso il VAR in Italia si è salvato solo sul fuorigioco, perché le linee per determinare la regola 11 sono ancora tirate dritte e non come in Inghilterra durante una gara di Mourinho in FA Cup in casa dell’Huddersfield.

Il VAR incomincia ad essere un film comico. E’ evidente, non solo in Italia, che l’obiettivo sicurezza al 100% non potrà mai essere raggiunto. Però cercare e provare di scongiurare gli errori evidenti, non solo dentro le aree di rigore, lo si può fare anche ad occhio nudo. Il VAR deve intervenire non improvvisando ma applicando le regole. Il protocollo iniziale  che annunciava come debba intervenire solo quando le immagini dimostrano una situazione chiara e evidente…è rimasto su qualche carro allegorico del passato carnevale.

In Inghilterra incominciano a mettere in dubbio l’utilizzo del VAR ai prossimi mondiali russi, il 2 marzo la decisione. Nel derby in Brasile tra Vitoria e Bahia, annunciato come quello della pace, 9 espulsi e fine anticipata dopo un rigore fasullo anche senza il VAR.

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