Site icon Buon Calcio a Tutti

Tre.Cani del calciomercato

Sette giorni alla fine del calciomercato. Continueranno montagne di chiacchiere, come sempre,  e questa volta rischiano di essere nulli i trasferimenti decisivi, eccetto quelli  dell’Inter con Joao  Mario e Gabigol, attori non protagonisti sul prato del Meazza.

Il calcio di mercato del gennaio 2018 andrà in archivio perché molte squadre stanno cercando di vendere i giocatori migliori per essere in regola con le norme UEFA sui bilanci. Regole che saranno più penalizzanti non solo per le società top che si giocheranno l’Europa  ma anche per le piccole e medie, se non saranno cambiate dopo l’avvento del nuovo presidente federale. Regole che porteranno le squadre ad adeguarsi alle norme della Licenza Uefa per iscriversi al campionato 2018/2019.

Il fair play finanziario un insieme di regole che deve o dovrebbe disciplinare e razionalizzare le finanze dei club calcistici per evitare gli indebitamenti folli e i fallimenti del passato. Dolorosi per il calcio italiano quello del Parma a cui si aggiungono quest’anno, per adesso, quelli di Modena e Vicenza.

Il fair play finanziario è in vigore dal 2009, dal 2011 per le squadre che si qualificano per le competizioni UEFA. Le prime sanzioni per la mancanza di requisiti sono arrivate nel maggio del 2014. Se anche in Italia nella prossima iscrizione al campionato bisognerà ottemperare alle regole UEFA per iscriversi al campionato le società dovranno dimostrare di non avere insoluti verso altri club di tutto il mondo, di avere giocatori e mezzi sociali e fiscali per portare a termine il campionato rispettando il bilancio delle spese con i ricavi e ridurre i debiti.

Operazione non facile per il calcio italiano dove oltre ai requisiti per le licenze Uefa le società di calcio dovranno fare i conti con i diritti TV che non arrivano. Anche per questo motivo risulta bloccato il calciomercato di riparazione del 2018.

L’ultima apertura della busta dell’asta per i diritti TV non è stata positiva. La Lega e la FIGC senza padroni si aspettavano la cifra richiesta di un miliardo e 150 milioni, considerata come base d’asta. In realtà, per adesso hanno ricevuto un offerta complessiva molto inferiore, pari a meno di quello incassato nel triennio precedente. L’agonia dei diritti televisivi è stata prolungata.

Anche se in Lega  e FIGC fanno finta di niente, tutto ciò è anche dovuto all’uscita dal mondiale russo con il calcio italiano senza appeal non solo per campagna di Russia ma anche per le indecisioni di Lega e FIGC, entrambe senza una dirigenza che detti programmi e regole. Regole ad oggi scandite solo dalla cifra da dover incassare dalle TV e da Internet.

Il gap nel campionato italiano tra tutte le altre formazione e la coppia Juventus-Napoli, uniche squadre ad avere la possibilità di investire anche se De Laurentis è di manica stretta,  aumenterà. Per tale motivo, con la solita arte di arrangiarsi della finanza calcistica italiana, si sono cercate altre strade nel tentativo di rimpolpare le rose a disposizione degli allenatori.

 Vi proponiamo qui un vocabolario: una Tre.Cani del calciomercato.

TI POTREBBE INTERESSARE…

VIG #2: Gianni, il parrucchiere di Milito che cura il digiuno dal gol – VIDEO

Exit mobile version