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I nuovi mostri: Dalbert e altri rimedi

Il Nizza ha visto infrangersi sotto i propri occhi il record della cessione più remunerativa nella storia rossonera: Henrique Dalbert passa all’Inter per 28 milioni di euro in 5 anni, più il 20% su un’eventuale rivendita in futuro.

L’ex Genoa Ansaldi, Nagatomo, Pereira, Dodò, Telles e Davide Santon sono solamente alcuni dei terzini sinistri che in nerazzurro non hanno mai convinto sino in fondo. Qualcuno ha fatto meglio, altri sono stati scaricati dopo una sola stagione senza riguardare indietro, ripensando alle cifre spese per portarli sotto la Madonnina: 10 milioni per Alvaro Pereira, non distanti dai conguagli versati per Dodò e Telles qualche anno dopo.

Tanti milioni sparsi negli anni ma non equiparabili alla trattativa per Dalbert, che sbarca a Milano con la consapevolezza di dover diventare insostituibile. Non facile visti i precedenti, un po’ meglio se si guardano gli esempi positivi: da Maicon a Maxwell, il recente passato dell’Inter sulla fascia parla brasiliano.

CORSA E ALTRI RIMEDI – Il suo tecnico al Vitória Guimarães Sergio Conceição – altra vecchia conoscenza nerazzurra – lo ha definito recentemente “fortissimo, esplosivo, rapido, con un buon piede e la testa sulle spalle”. L’ultima dote potrebbe rivelarsi fondamentale, soprattutto in un ruolo dove la dedizione è fondamentale, in un campionato dove saper toccare il pallone non basta.

La probabile formazione dell’Inter, secondo la Gazzetta dello Sport (Immagine tratta da GazzettaTV)

PASSATO RUBRONEGRO – Ancora prima di passare al Nizza, Dalbert aveva già vestito il rossonero del Flamengo (squadra della sua città) prima di passare al bianconero con i portoghesi del Guimarães. Nel mezzo la squadra del suo distretto, poi la Fluminense; il brasiliano quindi ha già provato ogni sensazione che si prova con colori differenti, scegliendo però il nerazzurro come abbinamento per la consacrazione. Da aiutante in un ortofrutta di Rio de Janeiro a colonna portante della fascia di Spalletti: comunque vada, con quella corsa Dalbert è arrivato davvero lontano.

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