La 14esima giornata di campionato porta il Genoa al “Comunale” di Torino, dove Walter Mazzarri è pronto a fare gli onori di casa al collega Ivan Juric, nel quadro e nel contesto di una sfida inedita. Se infatti granata e rossoblu si sono affrontati 52 volte nella loro storia, Mazzarri e Juric non hanno mai incrociato i rispettivi percorsi in panchina. Lo faranno oggi per la prima volta, anche se Juric non potrà essere in campo a causa della squalifica: in sua vece Roberto Murgita.

I dati che ci hanno accompagnato nelle scorse giornate raccontano che il Torino segna almeno un gol davanti al proprio pubblico ogni partita ed è la squadra ad aver subito meno sconfitte dopo la Juventus: tuttavia la classifica non è quella che ci si attendeva ad inizio stagione. Il Genoa, dal canto suo, è alla ricerca di punti per aumentare il gap con le inseguitrici Spal, Empoli e Bologna, tutte incapaci ieri di fare bottino pieno. Il Grifone, infatti, non vince dalla trasferta di Frosinone.

 


NOTIZIARIO

Sono 8 i gradi percepiti in Piemonte, allo stadio “Grande Torino” dove oggi pomeriggio si disputerà la sfida tra i padroni di casa e il Genoa. Genoa seguito da diversi tifosi, assiepati nel settore ospiti. “Tranvieri Instabili”, “MonteCarlo”, “Sette Settembre” alcuni degli striscioni che fanno la loro comparsa a poco meno di mezz’ora dal termine. Arbitrerà Mariani della sezione di Aprilia alla sua prima direzione in questa stagione col Genoa di mezzo, alla sua quarta in assoluto dalla stagione 2013/14. Non è pieno lo stadio colorato di granata, dove si è poco a poco riempita anche la curva Maratona.


PRIMO TEMPO

Il Genoa conferma 10/11 della formazione schierata contro la Sampdoria (Veloso non partirà dal primo minuto perché febbricitante), mentre il Torino di Mazzarri si schiererà con un più che probabile 3-4-1-2 con Falque alle spalle di Zaza e Belotti. Risparmiato Baselli, recuperato soltanto a metà settimana assieme ad Aina. Entrambi andranno in panchina.

Con qualche minuto di ritardo, le squadre sono schierate a centrocampo: sono le ore 15:03. Mariani fischia l’inizio del 53° scontro diretto fra Torino e Genoa. Il Grifone, in tenuta bianca a bande rossoblù, attaccherà da sinistra verso destra. Il Toro, nella consueta divisa granata, subito sotto la Curva Maratona.

Dopo 38 secondi primo angolo a favore dei padroni di casa. Prima un pasticcio di Meitè, poi un appoggio troppo morbido di Romulo permettono a Zaza di addentrarsi in area, ben chiuso da Biraschi. Spinge maggiormente il Torino in questa prima fase di gara. Molto utilizzata è soprattutto la corsia di sinistra, dove Ansaldi e Falque, sempre pronto a defilarsi dalla trequarti, giostrano il pallone in rapidità. Il Genoa si chiude, rigetta le offensive del Torino ma per adesso fatica nelle ripartenze.

Cinque minuti nella metà campo rossoblu fanno alzare la voce a Murgita, quest’oggi in panchina a fare le veci di Ivan Juric. Al 7′ di gioco primo tiro dalla bandierina anche per il Genoa, dalla destra. Batterà Romulo ad uscire, tuttavia si vedrà respingere la battuta da Ansaldi.

La gara si è assestata su ritmi non troppo elevati, col Genoa particolarmente attento nell’anticipare gli attaccanti Belotti e Zaza, spesso disponibili ad abbassarsi per ricevere. Il Genoa gioca in ripartenza, ma sinora Izzo e Djidji sono stati bravi ad accorciare e impedire guai peggiori. Almeno sino al 14esimo, quando Lazovic sfugge sulla sinistra, propone per Bessa in area che, nel ribadire in mezzo, trova Piatek. Il suo esterno destro colpisce l’incrocio del pali e la successiva ribattuta di Kouamè termina alta sulla traversa. Si tratta della più grande occasione della partita. Prova a rispondere il Torino con un tiro dalla distanza che finisce sul fondo.

Al quarto d’ora si può parlare di una gara aperta, con entrambe le squadre pronte a non risparmiarsi. Senza dubbio partita fallosa, molto spezzettata: è più il Genoa a fermare i giocatori granata nella zona di centrocampo. L’ennesima ripartenza, ben orchestrata da Hiljemark e Biraschi, permette al Genoa di conquistare al 19esimo il suo terzo corner. La battuta di Romulo ad uscire non è sufficientemente alta e precisa e la difesa granata spazza senza problemi. Il tentativo di Biraschi al volo termina alto sulla traversa e controllato da Sirigu.

Il Genoa sta poco a poco crescendo con l’arma che più di tutte può sfruttare: il lancio dalla propria metà campo a scavalcare la difesa granata, che tende a difendere ad uomo. Nkoulou su Piatek, Djidji su Kouamè (ma spesso supportato dalle diagonali di Izzo). Al 25′ primo giallo della gara: Mariani ammonisce Romulo per aver sgambettato da dietro Ansaldi. Murgita, forse anche per mandare un segnale a Romulo, manda a scaldare Pereira: tempo per una sostituzione comunque non ce ne sarà perché Romulo, passato un minuto, verrà espulso per doppia ammonizione avendo colpito nella zona di centrocampo al ventre il numero 23 granata Meitè. Fallo non violento, ma da giallo.

Murgita al 29esimo è già costretto a cambiare: Piatek abbandona il campo per fare posto a Gunter. Visibilmente non felice del cambio la punta polacca, tolta solamente per dare modo al Genoa di ridisegnarsi con un 4-4-1 in fase difensiva con Gunter e Romero centrali, Biraschi e Criscito l’uno a destra e l’altro a sinistra. Sandro e Bessa formano la cerniera di centrocampo, Lazovic a sinistra e Hiljemark a destra. Kouamè unica punta a battagliare in mezzo a tre difensori granata. Alla mezz’ora risultato sul pareggio e Genoa in inferiorità numerica. Deputato a “rompere” la linea a quattro è Biraschi, che nel cercare di rispettare il credo tattico iniziale del 3-5-2 (ora 3-5-1) spinga sulla destra.

La scelta di lasciare Kouamè in attacco viene premiata al 35′ quando Kouamè sblocca la gara da pochi passi battendo Sirigu col destro e risolvendo una mischia in area innescata da un colpo di testa di Romero. Genoa avanti nonostante l’espulsione di Romulo. L’angolo da cui nasce il gol se l’era procurato lo stesso Kouamè. Non c’è fuorigioco nell’occasione perché Belotti tiene in gioco l’attaccante rossoblu. 

Lo stadio “Grande Torino” rumoreggia e chiede maggiore applicazione alla formazione granata, che però al 39esimo spreca un’ottima chance per creare apprensioni dalle parti di Radu. Ansaldi infatti spedisce direttamente in corner un pallone che poteva essere servito in mezzo all’area.

Il Genoa può chiudere in avanti questa prima frazione, che si concluderà dopo 2′ di recupero. il Toro, colpito da Kouamè in superiorità numerica, è però in grado di pareggiare proprio nel secondo minuto di recupero con Ansaldi, ex della gara che si sfoga in un’esultanza rabbiosa (scusandosi nell’intervista a fine primo tempo, ndr). Il suo destro al volo trafigge Radu alla sia sinistra da circa venti metri: l’occasione nasce da un disimpegno tardivo di Romero che, colpito fallosamente Rincon e applicato il vantaggio l’arbitro Mariani, si trova inutilmente sulla traiettoria del tiro dell’argentino.

E a pochi secondi dalla fine della prima frazione, c’è anche un rigore assegnato da Mariani al Torino per fallo di Sandro su Falque, arrivato in area dopo che i rossoblu reclamavano per un contatto su Biraschi su cui grava ben più di un dubbio. Sul dischetto va Belotti: Radu intuisce, sfiora il pallone ma non riesce ad evitare che si depositi in rete. A fine primo tempo, contro ogni previsione, è 2-1 granata. Anche se l’assegnazione del rigore poi calciato da Belotti arriva al 47′ inoltrato, ben oltre il recupero (al 47′ 55”).


SECONDO TEMPO

Riparte senza cambi la gara del “Grande Torino”. Il Genoa ne avrà a disposizione due visto che nel primo tempo ha tolto Piatek per fare posto a Gunter. In tal senso, si scaldano Pereira, Veloso e Rolon.

Al 47′ il Genoa prova subito a farsi vedere dalle parti di Sirigu con un sinistro alto di Lazovic. Gli risponde Iago Falque al 48esimo, il quale conclude col piede debole verso la porta difesa da Radu: pallone alto. Si sente alto il tifo del settore rossoblu, che incita i giocatori del Genoa alla ricerca del pareggio.

Al 53′ di gioco il Genoa cerca di ripetere il copione dello Juventus Stadium scodellando con Lazovic, dalla sinistra, un cross in area per Kouamè. L’interdizione aerea di Nkoulou è fondamentale per evitare che l’attaccante ivoriano colpisca il pallone. Al 58esimo Mazzarri si gioca il primo cambio: dentro Aina, fuori De Silvestri.

A pochi secondi dallo scoccare dell’ora di gioco, Radu mette i guantoni sulla partita e salva il Genoa quando Falque, servito a centro area da Aina e dimenticato dalla marcatura rossoblu, calcia un rigore in movimento sotto la traversa. Il portiere rossoblu è bravo a deviare in angolo.

Al 64esimo ammonito Meitè per aver fermato fallosamente una ripartenza di Kouamè. Genoa che, tra un batti e ribatti e un tentativo di giostrare qualche ripartenza, sta faticando a creare apprensione dalle parti di Sirigu. E al 72esimo Pandev rileva Sandro, così come Mazzarri getta nella mischia Baselli al posto di Meitè. Al 75′ di gioco alto giallo per un triplice contrasto subito da Kouamè: Mariani lo sventola all’indirizzo di Aina. Qualche secondo più tardi entra nel gabellino degli ammoniti anche il rossoblu Biraschi.

L’ultima mossa dalla panchina rossoblu sembra poter Gianluca Lapadula, che si toglie la pettorina. Nel frattempo, all’80esimo, Radu si conferma decisivo per evitare al Genoa un passivo peggiore: il portiere rossoblu è reattivo e chiude lo specchio sul colpo di testa di Belotti. La successiva conclusione di Falque termina sull’esterno della rete e dà solo l’illusione del gol. All’81esimo esce Hiljemark ed entra proprio Lapadula.

Il Torino prova a chiudere la gara con Baselli all’82esimo: il suo sinistro dal limite dell’area è largo rispetto alla porta difesa da Radu. Aina aver sfondato sulla sinistra saltando Criscito. Intanto Mazzarri si gioca l’ultima carta: Parigini prende il posto di Falque.

All’85esimo l’ammonizione più pesante della gara, quella che punisce Bessa: era diffidato e salterà la sfida contro la Spal alla pari del connazionale Romulo. All’87esimo giallo anche per Zaza, il cui intervento su Romero sembrerebbe più da rosso che da giallo per l’irruenza e l’assoluta negligenza. Mariani, la cui direzione di gara è ampiamente rivedibile, entrare solamente il cartellino giallo. E non c’è nessun intervento del VAR, che non può intervenire per cambiare una sanzione disciplinare.

Ultimi assalti della gara in attesa della comunicazione del recupero, col Torino – e in particolare Zaza – che si vedono neutralizzati ancora da Radu. Saranno 3′ i minuti di recupero, che non modificheranno il risultato finale: vincerà il Toro per 2-1.

Il Genoa manca ancora l’appuntamento con la vittoria. In una gara viziata dall’espulsione di Romulo alla mezz’ora del primo tempo e dalla doppietta granata nel recupero firmata da Ansaldi e Belotti, i rossoblu escono senza punti e si vedono recuperare un punto da Frosinone e Cagliari, con gli isolani che li superano in classifica. Ottima gara di Kouamè  nuovamente in gol e macchina da contropiedi, supportato dalla riconferma di un attento Hiljemark. Bene anche Radu, che evita al Genoa un passivo più pesante, ma non il dato di seconda peggiore difesa del campionato dopo il Chievo. Male la direzione di gara dell’arbitro Mariani, che assegna il rigore al Torino a recupero ampiamente inoltrato e ben oltre i trenta secondi che avrebbe potuto concedere in più per l’esultanza dei giocatori del Torino al gol di Ansaldi. Bessa ammonito salterà la delicatissima sfida contro la Spal domenica prossima al Ferraris (ore 18)